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Fototrappole sul confine: escamotage per mantenere accesa fiamma xenofobia

La trovata del giorno dell’assessore Roberti è quella delle “fototrappole”, agghiacciante già nel nome. Un escamotage per tenere costantemente accesa la fiamma della xenofobia e l’ossessione securitaria, vera e propria cifra distintiva di una giunta che – a quasi due anni dalla sua elezione – sembra ancora in fase di rodaggio.

Mentre è in arrivo una nuova proposta legislativa sul tema “foibe” è obbligatorio chiedersi se e quando la maggioranza inizierà ad affrontare veramente i temi spinosi per il tessuto regionale: la crescita economica, le crisi industriali, l’universalità del diritto alla salute, le politiche ambientali e di efficientamento energetico, tutte questioni molto più spinose e urgenti ma costantemente rinviate perché non vi sono idee o progetti al di la di un po’ di propaganda su due o tre temi, sempre quelli.

Per ora si può solo sperare che dalle “fototrappole” emerga qualche immagine ben definita di orsi, cervi o magari addirittura una lince o uno sciacallo dorato. Il che sarebbe una gioia per quanti amano la natura, meno per l’assessore Roberti.

Piano Immigrazione 2019: bocciata richiesta audizione Prefetti

Oggi in Commissione è stata discussa la proposta della Giunta Fedriga e dell’Assessore Roberti del Piano Immigrazione 2019. Il piano è un documento misero che non tratta minimamente il problema della gestione e inclusione delle persone richiedenti asilo o ricorrenti. Si limita a confermare le risorse ai Comuni per l’accoglienza dei Minori Stranieri non accompagnati e poco altro.
L’Assessore non ha affrontato le prospettive né ha fornito dati specifici sull’attività svolta quest’anno. Si è invece più volte lasciato andare a interventi di carattere elettorale. Ma non ha saputo dire né quanti fossero stati i rintracci né i rimpatri. È stata bocciata la richiesta fatta da Furio Honsell (Open Sinistra FVG) di un’audizione dei Prefetti per conoscere il loro punto di vista dopo un anno di blocco di interventi regionali a favore dell’accoglienza diffusa. I prefetti meno di un anno fa avevano invece auspicato che questa fosse sostenuta anche dalla Regione perché reputata la più efficace.
Honsell ha bocciato il piano non ritenendolo adeguato alle criticità, e ha colto l’occasione per sottolineare la gravità dell’introduzione delle quote nella gestione delle materne nell’area di Monfalcone.

Honsell e Kyenge spingono per una Ue di diritti e accoglienza

Salute pubblica, alta formazione e ricerca, mutamenti climatici. Parte da qui la corsa di Furio Honsell, l’ex sindaco di Udine e attualmente consigliere regionale (Open-Sinistra Fvg), alle prossime elezioni europee alle quali il già rettore dell’ateneo friulano si presenterà come candidato indipendente nella lista del Pd. Ieri a sostenere la sua candidatura l’ex ministro Cécile Kyenge, altro nome dem, che punterà su un’Europa dei diritti e più accogliente. Al Caffè Caucigh, Honsell ha presentato il programma a partire dai principali punti sui quali è fondamentale impegnarsi. «Il problema non è l’Ue, ma i singoli stati nazione che non hanno mai ceduto la propria sovranità – sono state le parole di Honsell -: penso sia fondamentale dare una risposta unitaria come Europa, che va difesa, come unica speranza per il futuro. Il potere degli Stati non si può smontare – aggiunge -, ma se ci sono parlamentari europei che credono nel federalismo questa è la strada».«Unità nelle differenze, contro un’Europa dei muri, è il patrimonio da difendere per raggiungere l’obiettivo degli Stati Uniti d’Europa» ha aggiunto Honsell. Concetto sposato da Cécile Kyenge, che ha aggiunto: «Le politiche migratorie europee sono state fallimentari: bisogna rafforzare la cultura della solidarietà e dell’integrazione. L’Italia ha proposto “mare nostrum”, ma i governi non hanno fatto la loro parte e in mare ci sono andate le ong

Accoglienza, trasferimento alla Caserma Cavarzerani: un mio commento

Esprimo la mia profonda preoccupazione per la notizia relativa al trasferimento di donne, bambini e persone vulnerabili dagli alloggi messi a disposizione dall’associazione Oikos e dal Centro Balducci alla Caserma Caverzerani di Udine.

Da Consigliere Regionale e da Ex Sindaco di Udine non posso non essere preoccupato in quanto il lavoro svolto da Oikos ed il Centro Balducci rappresenta un esempio positivo di accoglienza diffusa soprattutto rivolta ai soggetti più vulnerabili svolta sul nostro territorio; per questo è da condannare in primis la decisione da parte dell’attuale Giunta di Udine di smantellare il progetto Aura, un progetto che ha sempre funzionato bene anche a detta dei Prefetti.

Trasferire persone fragili, con problemi di salute alla Caserma Caverzerani, anche se attrezzata, potrebbe causare non pochi disagi a persone così vulnerabili, ricordiamo infatti che la caserma dovrebbe gestire solamente la prima accoglienza o situazioni di emergenza.

Per questi motivi, io a nome del mio gruppo Open FVG, Monica Paviotti, delegata alle tematiche dei migranti nella segreteria regionale del Pd, Mariagrazia Santoro, consigliera regionale Pd, Sara Rosso, consigliera comunale Pd, e Federico Pirone, consigliere comunale di Progetto Innovare, abbiamo richiesto un incontro urgente al Prefetto di Udine per ascoltare e conoscere le sue intenzioni.

Tutti noi ci auguriamo venga trovata al più presto una soluzione che tenga conto della persona umana.