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Eluana 10 anni dopo: ricordare la testimonianza, rilanciare il messaggio

È sempre un privilegio ascoltare un intervento di quell’autentico “eroe civile” che è Beppino Englaro: il suo impegno seppe trasformare quello che era un diritto solamente cartaceo contenuto nell’articolo 32 della nostra Costituzione in un diritto esigibile anche da chi non è cosciente.

10 anni fa Udine rese ciò possibile garantendo ad un padre e ad una figlia il diritto alla giustizia. Il diritto a vedere eseguita la sentenza che li riguardava. Udine seppe essere così coerente alla propria tradizione di terra che sa difendere i diritti civili e umani, tradizione che affonda le radici nella lotta di Liberazione e la Resistenza.

Ma quell’evento moralizzatore ci diede ancora coraggio per garantire negli anni successivi a Udine i diritti degli LGBT e anche quelli dei migranti.

Nel Convegno a Montecitorio si è trattato di tanti altri temi bioetici, che il progresso della medicina rende urgenti. Il nostro impegno deve essere rivolto a garantire dignità e voce a tutti nel finevita.

Open Sinistra FVG: gravi dichiarazioni di Fontanini e Ciani su riconoscimento figlio per coppia legalmente unita

Open – Sinistra FVG ritiene di una gravità estrema le parole del Sindaco Fontanini e del suo Assessore Ciani relative alla volontà dichiarata anche alla stampa di non accogliere la richiesta di una coppia di due donne (unite civilmente) che desiderano il riconoscimento del figlio anche per la compagna della madre naturale.

Sono gravi perché sono un attacco personale e ideologico a quei genitori e famiglie che stanno crescendo un figlio in modo autonomo, con le proprie forze e il proprio amore e non si curano delle ricadute di ordine psicologico e sociale che potrebbero pesare sul bimbo vittima di una discriminazione istituzionale.

Sono gravi perché ledono i diritti dei genitori a vedere riconosciuto il proprio figlio, anche se non vi è un legame di sangue con il secondo genitore.

Sono gravi perché Udine deve rimanere città dei diritti: come Sindaco ho sempre visto con favore ogni innovazione volta ad estendere diritti civili e sfera famigliare e ho ritenuto spesso di dare un’interpretazione estensiva della Legge 40 del 2004, riuscendo a prevalere anche in sede di giudizio, a dimostrazione che su questo punto la normativa è molto meno “bianco o nero” di quanto l’amministrazione non voglia far credere.

Per il momento la Giunta Fontanini si è distinta solo per il desiderio di smontare l’operato dell’amministrazione precedente: sulla rete Ready, sulla viabilità, sui migranti e ora sui diritti civili delle coppie legalmente unite. Anche questo è un vivere di “luce riflessa”, perché la realtà è che oltre alla demolizione non sono in grado di portare nessun altro contributo.

Lo insegna ogni legge di natura: la diversità è sempre un valore

La posizione cupamente ideologica del ministro Fontana ha un impatto fortemente discriminatorio verso cittadini che hanno il diritto di vedersi riconosciuto il sogno di costruire una famiglia ed avere dei figli anche se i genitori sono di orientamento sessuale diverso da quello del ministro Fontana.

Spero vivamente che il nostro Paese attraversi questa notte dell’anima nella quale stiamo brancolando e non si interrompa il percorso di pieno riconoscimento dei diritti civili faticosamente intrapreso nella scorsa legislatura.

Tutte le leggi della natura ci insegnano che la diversità è un valore. Speriamo che anche il ministro Fontana presto o tardi lo capisca, accenda la luce ed esca dal suo grigiore.

Honsell: Udine città di civiltà nel solco di Fortuna

Pubblichiamo l’articolo di oggi del Messaggero Veneto (p. 25), a cura di Cristian Rigo.

L’ex sindaco replica alle accuse del candidato Fontanini «Orgoglioso di aver aiutato Englaro, fu battaglia di giustizia».

Udine esempio di civiltà. Altro che città della morte. L’ex sindaco di Udine, Furio Honsell, protagonista della complessa vicenda umana, prima ancora che giuridica, che portò Eluana Englaro a compiere il suo ultimo viaggio alla Quiete, rivendica con orgoglio le scelte fatte nel 2009. «Tra le cose di cui sono più orgoglioso c’è la telefonata fatta al presidente della Repubblica Napolitano per spiegargli che tutto era stato fatto nel modo giusto. Il tema – spiega – è quello della dignità umana. Abbiamo dato risposta a un padre che chiedeva giustizia per la figlia perché non dimentichiamoci che c’erano delle sentenze della Corte di cassazione e della Corte d’appello che parlavano chiaro e si rifaceva a quanto stabilito dalla Costituzione agli articoli 32 sul diritto a rinunciare alle cure e 2-3 sul diritto alla dignità dell’essere umano. Se qualcuno, a distanza di quasi dieci anni ancora non lo capisce o, peggio, strumentalizza quanto accaduto dimostra di non avere quella sensibilità umana che invece la città di Udine tutta può con orgoglio rivendicare». Ecco perché, secondo Honsell, Udine non è stata affatto percepita come «la città dove si viene a morire». Per Fontanini invece si è trattato di «un messaggio non tollerabile» per chi vuole una città popolata da famiglie che abbiano fiducia nel futuro. «Sono affermazioni incredibili perché – sostiene il professore che ha lasciato palazzo D’Aronco per candidarsi in Regione con Open Sinistra Fvg – denigrano la città per la quale Fontanini si è candidato a sindaco. Udine in quella circostanza ha rinnovato la tradizione che la vede da sempre protagonista nelle conquiste dei diritti civili basta pensare a Loris Fortuna, (il “padre del divorzio”, principale protagonista di un impegno inizialmente affrontato anche con alcune diffidenze del suo partito che dopo otto anni di lotte ha portato allo storico referendum del 12 e 13 maggio 1974, ndr). E non è stato l’unico caso, visto che Udine è stato uno dei primi Comuni a introdurre il testamento biologico grazie alla convenzione con il collegio dei notai. E io ho sottoscritto anche uno dei primi matrimoni gay (quello tra Adele Palmeri e Ingrid Owens, ndr) per il quale abbiamo dovuto “lottare” con la Prefettura. Contestare queste battaglie significa calpestare la storia della città che è sempre stata in prima linea per i diritti civili e non a caso è medaglia d’oro della Resistenza». L’ex sindaco di Udine poi critica anche le considerazioni di Bertossi che ha definito le «penose e inopportune le strumentalizzazioni ideologiche di Honsell». «Ognuno è libero di esprimere il proprio pensiero, ma ci vuole rispetto – conclude – e ritengo che sia Fontanini sia Bertossi non dovrebbero offendere chi li ha preceduti nella carica per la quale sono candidati».