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17/09, ore 18: incontro elettorale “Una certa idea di Udine”

“A cosa serve Udine? Una domanda provocatoria ma necessaria, dal momento in cui la città, dopo aver perso lo status di capoluogo, si trova a dover immaginare la propria funzione e il proprio futuro anche in relazione ai cambiamenti imposti dall’esperienza pandemica, che ha fortemente inciso sulle nostre vite, portando alla luce nuove fragilità e nuove criticità. Ne discuteranno assieme a Furio Honsell: Marco Duriavig, Cristina Nazzi, Maria Grazia Santoro, che affronteranno i temi della scuola, della sanità di territorio e degli spazi urbani dopo la pandemia. L’evento sarà coordinato dalla consigliera comunale Sara Rosso e si terrà presso l’Osteria “Al Marinaio” di via Cisis, angolo via Grazzano, alle ore 18 di sabato 17 settembre”.

 

Politica ferroviaria in FVG: ennesimo fallimento di Lega e Pizzimenti

“Ennesimo fallimento della politica ferroviaria della Regione e in particolare della Lega e dell’Assessore Pizzimenti. Dopo aver anticipato alcuni milioni a RFI nell’ultimo assestamento di bilancio di Fedriga, la Regione riceve un nuovo smacco da RFI invece di un grazie”: così si è espresso Furio Honsell, consigliere regionale di Open Sinistra FVG e attualmente candidato per la coalizione di Centro Sinistra all’uninominale in Senato.
“Altri due anni almeno per iniziare opere fondamentali come il nodo di Udine e il potenziamento della tratta Trieste – Aurisina, fondamentale per sostenere le vocazioni commerciali del porto di Trieste e la mobilità dei pendolari all’interno della Regione. Ancora tanti treni passeggeri attraverseranno Udine e tanti disagi per chi usa il treno quotidianamente.”
“Stracciare l’accordo del 2017 sottoscritto anche da me, quando ero Sindaco di Udine, come hanno fatto platealmente #Fontanini e #Pittoni e altri “illustri” esponenti della Lega, ci ha fatto perdere una decina di anni quindi.
L’attuale incapacità di dialogo con Rete Ferrovie dello Stato – conclude Honsell – da parte di Fedriga lascia allibiti, e dimostra che la politica degli annunci può far vincere una campagna elettorale ma lascia a terra i viaggiatori” ha concluso.

Una Democrazia da proteggere, non mutilare: idee e ragioni per un no al Referendum del 20 e 21 settembre

Malgrado le difficoltà organizzative e i pesanti limiti imposti dalla normativa di contrasto e prevenzione del Covid-19 la serata organizzata da Open Fvg in favore del NO al referendum sul taglio dei parlamentari è pienamente riuscita.

Il pubblico era nel massimo consentito per la dimensione della sala (47 persone) e gli interventi hanno sottolineato l’importanza di opporsi a una riforma populista e sbagliata leggendone le ragioni sotto punti di vista diversi, che uniti assieme hanno consentito di costruire una visione ampia e multiforme.

L’incontro moderato da Alberto Vanin, coordinatore territoriale di Open Fvg, a visto gli interventi di Cucchini, Benigni, Carbonetto, Coppola e Lestani hanno infatti evidenziato nell’ordine il tema dei rischi per l’elezione di istituzioni di garanzia (come la presidenza della Repubblica) che potrebbero emergere con un parlamento più piccolo e controllabile; la messa a rischio della rappresentanza dei territori e delle minoranze, tra cui le donne, i giovani, le nuove facce della politica e le opposizioni; la continuità ideale di questo taglio con la visione autoritaria che vede nel Parlamento libero un ostacolo alla possibilità di influenzare la politica da parte dei grandi poteri esterni alle istituzioni; l’assenza di una riforma di ampio spettro che tocchi il funzionamento del bicameralismo e le modalità di elezione dei parlamentari e la rottura con la continuità ideale e politica con la grande visione democratica dei Padri Costituenti.

Nell’intervento di sintesi di Furio Honsell – seguito al dibattito con il pubblico – si è sottolineato come un parlamento meno libero e rappresentativo sia un parlamento più incapace di politiche innovative, perché l’innovazione è data anche dalla capacità di fare sintesi tra visioni diverse e che – non a caso – si è scelta come immagine dell’iniziativa quella di un puzzle incompleto, perché nel momento in cui vengono sottratte ed eliminate alcune piccole tessere, l’insieme risulta irrimediabilmente danneggiato. Honsell ha inoltre fatto presente l’importanza di una iniziativa pubblica da parte di Open su un tema così importante, lamentando come per eccesso di realpolitik troppe forze politiche di centrosinistra evitino di prendere una posizione chiara e netta su questo quesito.

Montascale rotto da mesi: sede della Regione irraggiungibile per i disabili

Già l’anno scorso avevamo avuto qualche problema con il montascale esterno nella sede di rappresentanza del Consiglio Regionale a Udine in Via della Prefettura in quanto il peso di una carrozzina elettrica risultava troppo elevato rispetto al totale supportato, ma alla fine eravamo riusciti ad ovviare, dopo diverse manovre, al problema.

Ad oltre un anno di distanza il problema al montascale esterno si è ripetuto: purtroppo questa volta non c’è stato nulla da fare, se non constatare che il macchinario necessario per oltrepassare la barriera architettonica di questo palazzo istituzionale risultava non funzionante per un guasto all’impianto che alcune dichiarazioni sembrano far risalire già al mese di giugno.

Il Consigliere regionale Honsell, che ha già più volte sollecitato la Giunta regionale ad intraprendere percorsi per l’eliminazione delle barriere architettoniche negli edifici pubblici e nelle scuole, desidera rinnovare la propria battaglia per i cittadini del Friuli Venezia Giulia per un accesso libero di tutti gli edifici pubblici ed istituzionali, senza se e senza ma.

Il testo unico in materiale edilizia di cui al DPR 380/2001 ed in particolare le disposizioni in materia di accessibilità e di eliminazione delle barriere architettoniche devono essere applicate anche e soprattutto nelle strutture regionali, altrimenti ci si chiede con quale credibilità la Regione adotti norme che essa per prima non si impegna a rispettare.