Stiamo colpevolmente ignorando l’urgenza di interventi incisivi per rallentare il processo di depauperamento delle risorse naturali del Pianeta e arginare le mutazioni climatiche indotte dalle attività umane con emissioni ormai fuori controllo di CO2-equivalenti e altri gas climalteranti. Sono necessarie e urgenti azioni positive per il contrasto alle principali minacce socio-ambientali che mirino a commisurare gli incentivi sempre all’effettivo bisogno per ridurre la crescita della disparità socio-economica, amplificata da ogni meccanismo di incentivo, sia quando è assolutamente da rifiutare (benzina agevolata) che quando è potenzialmente positivo (auto e bici elettriche, riqualificazione edilizia).
È inoltre fondamentale giungere a un consumo di suolo “0”, anche considerato che in Friuli Venezia Giulia vi sono oltre 100 chilometri quadrati di aree militari dismesse, così come sono non rinviabili strategie di limitazione del consumo idrico anche con la modifica delle modalità di coltivazione e irrigazione, oggi troppo spesso fonte di sprechi e inefficienze nonché le modalità di trattamento delle acque meteoriche: l’obiettivo dovrebbe portare ad un sistema idrico basato su acquedotti duali, in grado di differenziare la qualità d’acqua erogata sulla base delle necessità d’uso domestico, agricolo o industriale.
Va contrastata la perdita di biodiversità attraverso modalità innovative di tutela del patrimonio faunistico e floreale regionale, istituendo il “Garante Regionale per i Diritti degli Animali” e dando sostegno ai centri di recupero per animali selvatici e una maggiore cura e attenzione alle esigenze della fauna selvatica nel governo del territorio.
ATTIVITÀ LEGISLATIVA 2018-2023
Nel corso del mio mandato ho presentato la proposta di legge n. 77 volta a introdurre misure di contenimento delle attività climalteranti e per misurare l’impronta carbonica delle emissioni di CO2-equivalenti collegate ad ogni decisione politico-amministrativa adottata, nonché il relativo calcolo della sua incidenza sul bilancio energetico regionale al fine di monitorare l’avvicinamento al FIT for 55. Ho inoltre presentato la proposta di legge n. 162 che mira a ridurre l’impatto dell’inquinamento odorigeno cercando di individuare un punto di equilibrio tra le esigenze produttive delle imprese e il diritto delle comunità di poter godere di un’adeguata salubrità dell’aria.
Il lavoro, come strumento per ottenere “una vita libera e dignitosa”, per citare l’art. 36 della Costituzione. È fondamentale agire per ridurre la precarietà e la mancanza di tutela del lavoro attraverso il rafforzamento delle garanzie sindacali e tutela dei lavori intermittenti o a chiamata. È necessario, inoltre, un impegno concreto per una maggiore tutela dei lavoratori immigrati, soprattutto nella cantieristica di Monfalcone, nell’industria pesante e nell’agricoltura, attraverso l’introduzione di norme rigide sulla tipologia di contratti delle ditte in subappalto, per contrastare forme di sfruttamento e caporalato e il rischio dell’emersione di nuove schiavitù.
Il lavoro del futuro non può che essere legato all’attivazione di processi di innovazione tecnologica, processuale e culturale. Solo con un impegno sinergico verso una società profondamente diversa nei modi, nelle logiche di produzione e organizzazione del lavoro può consentirci di traghettare il Friuli-Venezia Giulia nel futuro. Al centro, pertanto, la valorizzazione della conoscenza in ogni sua dimensione, sia con l’eccellenza del sistema universitario, sia con la diffusione delle best practices delle scuole e del sistema regionale della formazione.
ATTIVITÀ LEGISLATIVA 2018-2023
A seguito di una intensa attività di dialogo e confronto con operatori del settore e realtà associative ho presentato la proposta di legge n. 139 per l’istituzione della Music Commission regionale – che dovrebbe operare con modalità analoghe alla Film Commission regionale, ma in campo musicale – al fine di valorizzare la produzione musicale in lingue minoritarie e la pluralità culturale della regione e giungere al riconoscimento di un “reddito di continuità” in favore dei lavoratori nel campo della musica e – in prospettiva – in favore del precariato culturale e artistico. Sempre a seguito di un confronto intenso e proficuo con gli operatori e i portatori di interesse coinvolti, sono riuscito a presentare il progetto di legge n. 124 a sostegno alla produzione di software open-source e software libero e al loro utilizzo, soprattutto nella PA. Il software open source è indipendente dalle multinazionali del software, consente di valorizzare la creatività e la professionalità di lavoratori ad alto tasso di innovazione e preparazione tecnica e culturale e tutelare l’inventiva e il talento delle realtà progettuali piccole e medie presenti sul territorio regionale.
L’elemento distintivo degli ultimi 5 anni di governo della destra è stata l’attacco ai diritti di “cittadinanza” nella loro diversa configurazione: umana, civile e sociale. L’azione della Giunta Fedriga non ha mai mirato a creare ponti tra culture o condizioni umane, ma si è sempre distinta per una visione retrograda, escludente, chiusa in sé stessa. Invece è necessario lo sviluppo del ruolo europeo della Regione quale strumento per affermare i valori fondanti dell’antifascismo, della pace e del dialogo tra mondi e culture.
Le azioni da svolgere sono molteplici, a cominciare dal riconoscimento dei diritti umani più basilari. È infatti necessario adoperarsi per modificare la legge nazionale 15 luglio 2009, n. 94, che all’articolo 1, comma 22, lettera g), ha modificato il testo unico delle disposizioni concernenti la disciplina dell’immigrazione e le norme sulla condizione dello straniero, eliminando il principio di civiltà che prevedeva che per i provvedimenti inerenti agli atti di stato civile o all’accesso a pubblici servizi non fosse necessario esibire il permesso di soggiorno. La norma non permette la registrazione della nascita dei figli di immigrati irregolari da parte dei genitori, creando nei fatti dei bambini invisibili. Su questo ho presentato una proposta di legge nazionale n. 16 volta a ripristinare quelle norme della legge Turco-Napolitano che consentivano di riconoscere dignità civile a tutti i minori stranieri.
Diritti di cittadinanza per tutti e per tutte. Tra i miei primissimi atti come consigliere regionale vi sono stati il sostegno attivo alle riforme volte a realizzare nelle nostre istituzioni una democrazia di genere, attraverso l’appoggio alla proposta di legge per prevedere anche nel Friuli Venezia Giulia la “doppia preferenza di genere”, proposta contrastata dalla maggioranza di destra, che ha respinto anche questo elementare strumento di riequilibrio della disuguaglianza, così come sono state contrastate le nostre azioni in favore di un rientro della Regione nella Rete Nazionale Antidiscriminazioni RE.A.DY e – più in generale – per favorire e diffondere buone prassi e sensibilità per prevenire e superare l’omotransfobia.
Negli anni ho sostenuto in modo fermo anche la necessità di contrastare le politiche di autonomia differenziata, come potenziale forma di disuguaglianza territoriale e sociale, opponendomi soprattutto ad ogni ipotesi di regionalizzazione della scuola dal punto di vista didattico, regolamentare o organizzativo. Il mondo della formazione, dell’istruzione e della ricerca devono essere aperti all’Europa e al resto del Paese per formare intelligenze in grado di leggere la complessità del presente, non chiudendosi in una lettura tutta localistica della funzione educativa.
L’esperienza della pandemia ha messo in luce l’esistenza di nuove forme di solitudine ed emarginazione civile e sociale ed evidenziato tutti i limiti di una sanità impoverita nelle risorse umane, organizzative ed economiche. Il sistema va ripensato nel profondo, proponendo equità di servizi nelle aree urbane come nelle aree interne e montane, garantendo guardie mediche e medici di medicina di base e ponendo enfasi sulla gestione della cronicità, privilegiando la medicina territoriale e non solamente la medicina prestazionale, realizzando Case della Comunità che possano praticare un’autentica medicina di iniziativa. Per questo è necessario agire con decisione nel contrasto alla privatizzazione e all’aziendalizzazione delle strutture sanitarie, mettendo al centro l’esigenza sempre più sentita della riduzione delle liste d’attesa.
ATTIVITÀ LEGISLATIVA 2018-2023
La prima proposta di legge che ho presentato è stata la proposta di legge n. 11 di prevenzione e contrasto al fenomeno della solitudine, vero male civile e sociale del nostro tempo. Successivamente, ho lavorato per rafforzare gli strumenti di rappresentanza degli interessi e di democrazia di base, per favorire modalità di partecipazione politica e legislativa innovative, frutto di una analisi comparata con le migliori esperienze europee, presentando la proposta di legge n. 59 volta a riformare in profondità il rapporto esistente tra la comunità regionale e la rappresentanza politico-legislativa espressa dal Consiglio Regionale.