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Centri di accoglienza ed emergenza Covid-19: presentata mozione

Abbiamo presentato una mozione all’attenzione del Consiglio regionale FVG per affrontare il tema – troppo sottaciuto – del rispetto dei diritti umani fondamentali e della tutela sanitaria dei cittadini stranieri accolti (ma sarebbe più onesto dire “detenuti”) nei centri di accoglienza di grandi dimensioni che ospitano centinaia di persone.

Si tratta di situazioni di vita e convivenza già difficili in condizioni “normali” ma che possono diventare potenzialmente esplosive in condizioni come l’attuale, considerato che il sovraffollamento, le precarie condizioni igienico-sanitarie e la limitata possibilità di movimento possono generare pesanti conseguenze tali da mettere in pericolo non solo le persone recluse, ma le stesse comunità che ospitano i centri.

Per questa ragione riteniamo necessario che la Giunta Regionale accantoni la propria xenofobia – elemento distintivo di ogni scelta adottata sul tema dal giorno dell’insediamento – e prenda dei provvedimenti di umanità nei confronti dei soggetti ospitati e di tutela della salute pubblica nei confronti di tutti, in particolare del personale addetto al controllo, all’assistenza e alla fornitura di servizi all’interno delle macrostrutture. È necessario provvedere alla chiusura dei centri di media e grande accoglienza straordinaria, riattivare le modalità di accoglienza diffusa che garantiscono maggiore sicurezza e maggiore tutela collettiva, l’attivazione di politiche di prevenzione e sensibilizzazione in merito ai rischi di diffusione del virus Covid-19 anche attraverso l’opera di mediatori linguistici e culturali il cui lavoro essenziale è stato in questi anni svilito da un governo regionale ottuso e crudele.

QUI puoi trovare il testo della mozione presentata.

Accoglienza, trasferimento alla Caserma Cavarzerani: un mio commento

Esprimo la mia profonda preoccupazione per la notizia relativa al trasferimento di donne, bambini e persone vulnerabili dagli alloggi messi a disposizione dall’associazione Oikos e dal Centro Balducci alla Caserma Caverzerani di Udine.

Da Consigliere Regionale e da Ex Sindaco di Udine non posso non essere preoccupato in quanto il lavoro svolto da Oikos ed il Centro Balducci rappresenta un esempio positivo di accoglienza diffusa soprattutto rivolta ai soggetti più vulnerabili svolta sul nostro territorio; per questo è da condannare in primis la decisione da parte dell’attuale Giunta di Udine di smantellare il progetto Aura, un progetto che ha sempre funzionato bene anche a detta dei Prefetti.

Trasferire persone fragili, con problemi di salute alla Caserma Caverzerani, anche se attrezzata, potrebbe causare non pochi disagi a persone così vulnerabili, ricordiamo infatti che la caserma dovrebbe gestire solamente la prima accoglienza o situazioni di emergenza.

Per questi motivi, io a nome del mio gruppo Open FVG, Monica Paviotti, delegata alle tematiche dei migranti nella segreteria regionale del Pd, Mariagrazia Santoro, consigliera regionale Pd, Sara Rosso, consigliera comunale Pd, e Federico Pirone, consigliere comunale di Progetto Innovare, abbiamo richiesto un incontro urgente al Prefetto di Udine per ascoltare e conoscere le sue intenzioni.

Tutti noi ci auguriamo venga trovata al più presto una soluzione che tenga conto della persona umana.

Accoglienza Diffusa: scelte ideologiche prevalgono su necessità di dare risposte ai problemi concreti

Nelle ore in cui 177 persone sono tenute prigioniere all’interno della nave “Diciotti” per l’ossessione xenofoba del Ministro dell’Interno, il Sindaco di Udine stoppa le procedure di pagamento per le associazioni coinvolte nel progetto di accoglienza diffusa Aura dimostrando – ancora una volta – che tra le scelte ideologiche e la necessità di dare risposte concrete a problemi concreti sono le prime a prevalere.

Le scelte di Fontanini sono in perfetta continuità con quelle nazionali e regionali: appena oggi l’Assessore regionale Roberti – ad esempio – ci ha confermato la volontà di considerare come “soppressi” la Consulta Regionale sull’Immigrazione e il Tavolo regionale sulla protezione internazionale. Si tratta di scelte meschine e miopi, non solo vergognose sul piano etico ma anche inefficaci su quello amministrativo.

Il continuo tentativo di consolidare un clima ostile, di creare forme di separazione, di emarginare persone dimenticandosi che sono anch’esse fatte di sangue e carne come ciascuno di noi, il non pronunciare neppure una sillaba di umano dispiacere quando – come accaduto pochi giorni fa – un migrante forse più solo e debole di altri ha deciso di togliersi la vita ebbene, tutto questo è imperdonabile sempre, ma lo è ancora di più in politici che rivendicano sempre il loro essere “cristiani”.

Trovi il Sindaco Fontanini il tempo di leggersi l’enciclica Laudato Si’ di Papa Francesco e mediti sul passaggio dedicato alla Terra quale unica patria dell’umanità.

Qui sotto l’articolo del Messaggero Veneto di ieri:

Qualche riflessione sulle dichiarazioni dell’Assessore Roberti su Cpr e accoglienza diffusa

L’Assessore Roberti oggi dichiara che sono molti i Sindaci della nostra Regione che desidererebbero avere un Cpr per i richiedenti asilo, ovvero una struttura “come il Coroneo” come ha spiegato in VI Commissione “i cittadini nemmeno si accorgeranno della loro esistenza”. Dichiara che non di carcere si tratterebbe ma allora perché ha utilizzato quell’immagine? Solo per fare sfoggio di un ampio immaginario? Open Sinistra FVG ne dubita, sono molte le esperienze invece di SPRAR e di accoglienza diffusa delle quali Sindaci e cittadini vanno orgogliosi. Noi pensiamo che di Sindaci che vogliano un centro di detenzione sul loro territorio ce ne siano ben pochi. Perché Roberti non fa i nomi se ce ne sono così tanti?

Roberti dichiara inoltre che i “Sindaci non sanno come gestire l’accoglienza diffusa”. Forse non ha mai guardato il “modello Trieste” che proprio nella sua città è riconosciuto in tutta Italia come percorso esemplare di inclusione.

Roberti dichiara inoltre “In 2 mesi abbiamo messo a posto delle cose come nei 5 anni precedenti non si era mai riusciti a fare”. Su questo invece ha ragione. Tanto odio razziale, tanta mancanza di umanità nel riferirsi ad una problematica epocale, tanta mancanza di sensibilità di fronte ai morti nel Mediterraneo, alcuni causati anche dal rifiuto di intervento italiano, sì questo non l’avevamo mai visto nei 5 anni precedenti. E penso che siano in molti come noi di Open Sinistra FVG che non avrebbero voluto mai vedere proposta ai nostri giovani questa educazione all’odio.

Invito personalmente l’Assessore Roberti ad una visita presso quei Sindaci e quei Comuni che l’assistenza diffusa la sanno fare con piena soddisfazione. Magari ci sarà l’occasione di fare proclami meno carichi di odio, dopo.

Immagine de Il Piccolo