“È una notizia veramente tragica e angosciante quella del nuovo suicidio al Centro per il Rimpatrio (CPR) di Gradisca di un giovane del Pakistan”: così si è espresso Furio Honsell, consigliere regionale di Open Sinistra FVG e candidato all’uninominale per il Senato per la coalizione di Centro Sinistra.
“È la dimostrazione di quanto sia degradante quella struttura. Chiunque vi sia entrato e abbia visto le “vasche” di plexiglass che chiudono le celle comuni, non può non aver pensato al più barbaro zoo. Questo sistema è assolutamente inutile per gestire i rimpatri, visti anche i numeri. Finire in un CPR è come estrarre a sorte un biglietto per la disperazione”.
“Anche gli operatori e gli agenti che operano nei CPR – continua Honsell – poco possono fare per rendere meno disumane queste strutture. Esprimiamo tutto il dolore e la vicinanza ai familiari e agli amici di questo giovane, del quale non sappiamo nemmeno il nome ancora.
Il grave problema dell’immigrazione e dei rimpatri non può essere affrontato più così.
Ricordo la frase della filosofa Simone Weil: “Ogni uomo, per quante ingiustizie abbia commesso, subito, e a cui abbia assistito, dalla culla alla tomba si aspetta invincibilmente che gli si faccia del bene e non del male”. Di quanta sofferenza vogliamo ancora macchiarci?” ha concluso Honsell.