Nelle ore in cui 177 persone sono tenute prigioniere all’interno della nave “Diciotti” per l’ossessione xenofoba del Ministro dell’Interno, il Sindaco di Udine stoppa le procedure di pagamento per le associazioni coinvolte nel progetto di accoglienza diffusa Aura dimostrando – ancora una volta – che tra le scelte ideologiche e la necessità di dare risposte concrete a problemi concreti sono le prime a prevalere.
Le scelte di Fontanini sono in perfetta continuità con quelle nazionali e regionali: appena oggi l’Assessore regionale Roberti – ad esempio – ci ha confermato la volontà di considerare come “soppressi” la Consulta Regionale sull’Immigrazione e il Tavolo regionale sulla protezione internazionale. Si tratta di scelte meschine e miopi, non solo vergognose sul piano etico ma anche inefficaci su quello amministrativo.
Il continuo tentativo di consolidare un clima ostile, di creare forme di separazione, di emarginare persone dimenticandosi che sono anch’esse fatte di sangue e carne come ciascuno di noi, il non pronunciare neppure una sillaba di umano dispiacere quando – come accaduto pochi giorni fa – un migrante forse più solo e debole di altri ha deciso di togliersi la vita ebbene, tutto questo è imperdonabile sempre, ma lo è ancora di più in politici che rivendicano sempre il loro essere “cristiani”.
Trovi il Sindaco Fontanini il tempo di leggersi l’enciclica Laudato Si’ di Papa Francesco e mediti sul passaggio dedicato alla Terra quale unica patria dell’umanità.
Qui sotto l’articolo del Messaggero Veneto di ieri:
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