PARITA’ DI GENERE

“Le donne subiscono la più grande e più diffusa ingiustizia presente oggi nel mondo”

Tra le disparità più visibili e più ingiuste vi è quella di genere. Le donne vivono una drammatica disuguaglianza remunerativa, di opportunità e di leadership e tutto ciò continua ad avvenire malgrado la vasta legislazione sulle pari opportunità e le innumerevoli iniziative volte a sensibilizzare l’opinione pubblica. Ci vuole dunque un cambio di passo convinto.

Il concetto di famiglia va cambiato soprattutto nella divisione interna del lavoro, tutelando la maternità senza che questa si riveli svantaggiosa rispetto alla paternità. Il sistema educativo sin dalla primissima infanzia deve essere accessibile a tutti con tempi e modalità flessibili, che permettano di svolgere un percorso professionale con assoluta parità di genere ai genitori. Le città devono essere pertanto a misura di bambino ma anche a misura di anziano: alle donne viene ancora scaricata spesso la gestione dei grandi anziani, ormai sempre più numerosi grazie all’aumento della speranza di vita. Proprio in questo ambito c’è moltissimo da fare per la qualità della vita delle persone anziane e dei loro care-givers familiari. Non c’è dubbio che la domiciliarità va assicurata il più possibile, mentre l’ospedalizzazione va ritardata. Ma per questo ci vuole un’azione forte per evitare quegli incidenti domestici che sono il preludio alla disabilità negli anziani, e garantire forme di silver economy che permettano di contrastare le demenze e la solitudine.

Una società nella quale non ci sono disparità di genere è più sana, le politiche di genere vanno implementate in-tutti-i-settori e in-tutta-la-società. Anche in questo l’Europa ha saputo esibire molte buone pratiche di parità e modelli di organizzazione sociale, anche se ancora molto rimane da fare e solo la dimensione comunitaria può consentire una trasformazione radicale del ruolo della donna nella nostra società.

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