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Piano Immigrazione 2019: bocciata richiesta audizione Prefetti

Oggi in Commissione è stata discussa la proposta della Giunta Fedriga e dell’Assessore Roberti del Piano Immigrazione 2019. Il piano è un documento misero che non tratta minimamente il problema della gestione e inclusione delle persone richiedenti asilo o ricorrenti. Si limita a confermare le risorse ai Comuni per l’accoglienza dei Minori Stranieri non accompagnati e poco altro.
L’Assessore non ha affrontato le prospettive né ha fornito dati specifici sull’attività svolta quest’anno. Si è invece più volte lasciato andare a interventi di carattere elettorale. Ma non ha saputo dire né quanti fossero stati i rintracci né i rimpatri. È stata bocciata la richiesta fatta da Furio Honsell (Open Sinistra FVG) di un’audizione dei Prefetti per conoscere il loro punto di vista dopo un anno di blocco di interventi regionali a favore dell’accoglienza diffusa. I prefetti meno di un anno fa avevano invece auspicato che questa fosse sostenuta anche dalla Regione perché reputata la più efficace.
Honsell ha bocciato il piano non ritenendolo adeguato alle criticità, e ha colto l’occasione per sottolineare la gravità dell’introduzione delle quote nella gestione delle materne nell’area di Monfalcone.

Discussione in VI Commissione Programma annuale immigrazione

Ieri in VI Commissione del Consiglio Regionale abbiamo discusso il Programma annuale immigrazione previsto dalla L.R. 31/2015 che – nell’intenzione della Giunta – si caratterizzerà essenzialmente per una serie di soppressioni di progetti avviati e di risorse fondamentali per una equilibrata gestione del fenomeno. Nella prima parte della seduta abbiamo ascoltato le relazioni dei 4 prefetti della Regione, dell’Anci nonché di qualificati esponenti del volontariato sociale civile e religioso.

Dalle molte audizioni – in particolare da quelle molto documentate e attente dei prefetti – è emersa una visione ampiamente condivisa sull’opportunità di procedere con le politiche fin qui seguite basate sull’accoglienza diffusa, sul dialogo con le amministrazioni locali e sulla concertazione con gli operatori e il mondo del volontariato, il tutto supportato da dati e informazioni puntuali portate alla nostra attenzione non solo dai prefetti ma da tutti gli intervenuti. Oltre a confermarsi la bontà del mantenimento delle politiche di accoglienza diffusa, dalla pluralità di contributi è emersa la necessità di attivare progetti di intercultura e di mettere in atto una pluralità di strategie per ridurre la dimensione “concentrazionaria” del fenomeno e agire per una inclusione attiva.

Malgrado l’impegno e la buona volontà di molti, la maggioranza e in particolare l’assessore Roberti si sono dimostrati insensibili all’ascolto non solo del mondo del volontariato, ma anche dei prefetti – che per ruolo e funzioni ne sanno ben di più – e sembrano intenzionati a proseguire nella loro strategia volta a ridurre ogni forma di supporto economico e progettuale per governare il fenomeno dell’immigrazione e di autoritarismo solipsistico nei processi decisionali, con la soppressione unilaterale e arbitraria di qualsiasi sede di concertazione e informazione sul fenomeno dell’immigrazione, che pure l’esperienza di oggi ha confermato essere necessario.

Per l’assessore Roberti e per la sua maggioranza siamo sempre e continuamente dentro un’interminabile campagna elettorale permanente, senza una vera strategia per affrontare il fenomeno dell’immigrazione e il suo impatto sulle comunità, secondo il principio per il quale ciò che conta non è risolvere i problemi ma enfatizzarli ed esasperarli, senza curarsi delle conseguenze non solo per i gli ospiti stranieri, ma anche per la popolazione tutta e per gli enti locali interessati.