OpenFVG: Honsell, Aula perde occasione per contrastare discorso d’odio

OpenFVG: Honsell, Aula perde occasione per contrastare discorso d’odio

Il Consiglio Regionale oggi ha perduto un’occasione per contrastare il “discorso d’odio” che sta imbarbarendo la comunicazione sui social e sui media, dai giornali alle televisioni: ha votato infatti contro la mia mozione di sostegno al Parlamento della legge Segre e la richiesta di anticiparne i contenuti in questa regione istituendo un osservatorio che monitori il fenomeno. Questo voto negativo è un fatto grave anche perché il dibattito in aula di alcuni consiglieri è stato un chiaro esempio di discorso d’odio.

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Augusta De PieroPubblicato il9:51 am - Giu 27, 2019

La parola – quando tocca la dignità dell’essere umano nelle sue manifestazioni personali e pubbliche – diventa efficace (performativa) nel bene e nel male. Lo sapevano bene i nazisti con il termine sotto uomini identificavano una serie di persone che, prima di essere annientate, dovevano essere umiliate. Di questo orrore (ben documentato allo Yad Vashem, lo straordinario museo dell’olocausto a Gerusalemme) il bullismo è una variante che può, nei ragazzi più giovani, essere considerata una specie di iniziazione ad essere potenti non perché capaci di grandi cose ma perché carnefici. Goebbels lo sapeva bene e mi sembra abbia lasciato tracce non spente.
Ricordo Willi Brandt inginocchiato al ghetto nel 1970, schiacciato dal peso di una storia a cui non si sottraeva per essere stato giovane resistente. Per me quella fotografia è stata una tappa importante nella comprensione del fenomeno della violenza progettuale e quel cadere in ginocchio l’espressione grande di orgoglio di un un essere umano.
Certamente per i bulli d’ogni età l’esempio del consiglio regionale oggi, fondato su una una comunicazione continua praticata da social e media, dove la volgarità voluta (o naturale espressione dei rozzi soggetti che la praticano senza decenza e senza pudore) diventa norma della comunicazione ai ‘piani alti’, è un conforto al peggio di sé.
Persone che credevo ineccepibili escono dal vaso di pandora togliendosi la maschera del perbenismo.
Spero che, opponendosi all’idiozia della bocciatura praticata del consiglio regionale, le associazioni della società civile diano spazio diffondendo la conoscenza della proposta Segre nel suo significato profondo e ne facciano una difesa ragionata contro la deriva turpe cui molti hanno svenduto la propria dignità di esseri umani.
Non mi fa paura la bocciatura mi fa paura il silenzio.

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