Archivio per Categoria Considerazioni e riflessioni

Honsell: Udine città di civiltà nel solco di Fortuna

Pubblichiamo l’articolo di oggi del Messaggero Veneto (p. 25), a cura di Cristian Rigo.

L’ex sindaco replica alle accuse del candidato Fontanini «Orgoglioso di aver aiutato Englaro, fu battaglia di giustizia».

Udine esempio di civiltà. Altro che città della morte. L’ex sindaco di Udine, Furio Honsell, protagonista della complessa vicenda umana, prima ancora che giuridica, che portò Eluana Englaro a compiere il suo ultimo viaggio alla Quiete, rivendica con orgoglio le scelte fatte nel 2009. «Tra le cose di cui sono più orgoglioso c’è la telefonata fatta al presidente della Repubblica Napolitano per spiegargli che tutto era stato fatto nel modo giusto. Il tema – spiega – è quello della dignità umana. Abbiamo dato risposta a un padre che chiedeva giustizia per la figlia perché non dimentichiamoci che c’erano delle sentenze della Corte di cassazione e della Corte d’appello che parlavano chiaro e si rifaceva a quanto stabilito dalla Costituzione agli articoli 32 sul diritto a rinunciare alle cure e 2-3 sul diritto alla dignità dell’essere umano. Se qualcuno, a distanza di quasi dieci anni ancora non lo capisce o, peggio, strumentalizza quanto accaduto dimostra di non avere quella sensibilità umana che invece la città di Udine tutta può con orgoglio rivendicare». Ecco perché, secondo Honsell, Udine non è stata affatto percepita come «la città dove si viene a morire». Per Fontanini invece si è trattato di «un messaggio non tollerabile» per chi vuole una città popolata da famiglie che abbiano fiducia nel futuro. «Sono affermazioni incredibili perché – sostiene il professore che ha lasciato palazzo D’Aronco per candidarsi in Regione con Open Sinistra Fvg – denigrano la città per la quale Fontanini si è candidato a sindaco. Udine in quella circostanza ha rinnovato la tradizione che la vede da sempre protagonista nelle conquiste dei diritti civili basta pensare a Loris Fortuna, (il “padre del divorzio”, principale protagonista di un impegno inizialmente affrontato anche con alcune diffidenze del suo partito che dopo otto anni di lotte ha portato allo storico referendum del 12 e 13 maggio 1974, ndr). E non è stato l’unico caso, visto che Udine è stato uno dei primi Comuni a introdurre il testamento biologico grazie alla convenzione con il collegio dei notai. E io ho sottoscritto anche uno dei primi matrimoni gay (quello tra Adele Palmeri e Ingrid Owens, ndr) per il quale abbiamo dovuto “lottare” con la Prefettura. Contestare queste battaglie significa calpestare la storia della città che è sempre stata in prima linea per i diritti civili e non a caso è medaglia d’oro della Resistenza». L’ex sindaco di Udine poi critica anche le considerazioni di Bertossi che ha definito le «penose e inopportune le strumentalizzazioni ideologiche di Honsell». «Ognuno è libero di esprimere il proprio pensiero, ma ci vuole rispetto – conclude – e ritengo che sia Fontanini sia Bertossi non dovrebbero offendere chi li ha preceduti nella carica per la quale sono candidati».

Il mio impegno per Udine

La recente decisione del Governo italiano che ha individuato nel Porto di Trieste il porto di riferimento italiano per l’Adriatico, e l’istituzione dell’area del porto franco, potrà rappresentare una grande opportunità per la città di Trieste solamente se lo diventerà per tutte le strutture economico-produttive della Regione.

È decisivo che non vengano lasciati indietro soprattutto i Consorzi Industriali, come quello che oggi risultato in provincia di Udine dalla fusione dei consorzi ZIU, Aussa Corno, Cividale e Osoppo. Non ci potrà essere sviluppo per Trieste se non ci sarà una ricaduta su tutto il territorio regionale. La lavorazione parziale delle merci e il loro successivo instradamento attraverso i poli inter-modali, primo fra tutti quello di Cervignano, ben raccordato con le altre mobilità quali l’alta capacità verso Tarvisio e da lì in Germania.

Chi andrà a governare la Regione deve avere le idee molto chiare su questo punto, come è stato espresso questa mattina da Furio Honsell presso la sede di Open-Sinistra FVG in Via Vittorio Veneto 61: “Lasciare indietro alcune aree del territorio regionale dalle opportunità della portualità innovativa di Trieste, si rivelerà perdente per la stessa città di Trieste. È preoccupante che nessun altro oltre a noi parli di come coinvolgere il sistema dei Consorzi Industriali e dei Centri Intermodali”.

In questi 10 anni Udine ha acquisito un prestigio a livello europeo sia in tema di de-carbonizzazione, efficientamento energetico e fonti rinnovabili d’energia. Cogenerazione, teleriscaldamento, rinnovamento dell’illuminazione pubblica e del riscaldamento, e dei criteri di coibentazione edilizia hanno portato sia notevoli risparmi economici che importanti contributi al contrasto ai mutamenti climatici. “E’ tempo che queste buone pratiche sviluppate a Udine, siano replicate su tutto il territorio regionale.” Ha sostenuto Honsell.

I servizi alla persona, soprattutto agli anziani devono essere sviluppati. “C’è grande bisogno di professionalità legate ai servizi alla persona e alla promozione degli stili di vita sani. Non c’è sviluppo di posti di lavoro se non si tiene conto anche delle nuove opportunità legate a questi mutamenti demografici”.

Infine, si è parlato di come sviluppare l’appeal turistico del territorio soprattutto in relazione al grande patrimonio archeologico ancora poco sfruttato nella nostra regione.

Qui sotto gli articoli pubblicati dal Messaggero Veneto di oggi (p. 14 e p. 25):

          

 

7 aprile 2018 – Giornata mondiale della salute

Salute per tutti e dappertutto“: è questo il messaggio dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS).
E voglio qui ricordare che per l’OMS la salute non è solamente assenza di malattia o benessere fisico, ma anche benessere mentale, relazionale ed emotivo. Solamente un pianeta veramente equo può dare vera salute a ciascuno.

Voglio anche ricordare come nel 2012 in qualità di Sindaco di Udine fui invitato proprio dall’Ufficio Centrale Europeo dell’OMS a Copenhagen come testimonial di cosa può fare una città per l’integrazione e il benessere per gli anziani: in quell’anno il tema era l’intergenerazionalità e io presentai le tante iniziative che abbiamo realizzato a Udine in questi ultimi dieci anni per promuovere l’inclusione degli anziani e la prevenzione: il programma del Pedibus, quello di ginnastica dolce, quello di contrasto alle demenze, i gruppi di cammino.

Ricordiamoci che il benessere o è di tutti oppure non è.

Sulle disuguaglianze economiche e sociali

Le diversità sono un patrimonio. Ma vi sono disuguaglianze che sono avvertite come ingiuste: le disparità.

Da molti anni l’OMS ha individuato nelle disparità economiche la causa delle profonde diseguaglianze nell’ambito della salute tra i cittadini anche nei paesi più avanzati. Solamente recentemente è risultato però chiaro che la disparità economica (indice di GINI) è fortemente correlato con numerosi indicatori di salute pubblica quali la salute mentale, l’uso di psicofarmaci, gli abbandoni scolastici, la recidività delittuosa, l’aspettativa di vita e le dipendenze.

Maggiore disparità implica minore salute: questi risultati sono emersi dall’analisi comparata della situazione in svariati paesi nel mondo. Ancora più significativo è stato però il fatto che la minore salute, nei paesi a maggior disparità economica, non è presente solamente considerando tutta la popolazione, ma anche il segmento (tecnicamente il percentile) dei privilegiati.

Tutto ciò ci fa capire che coloro che pensano di costruire muri per stare meglio tenendo al di fuori della propria cerchia le povertà, alla fine stanno comunque peggio di coloro che invece cercano di ridurle.

Qui un interessante articolo tratto da LaVoce.info.