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Regione Fvg: discussione in Consiglio regionale del DDL 85, il mio resoconto

Nonostante gli emendamenti della Giunta e le modifiche al testo inziale della legge riscontro ancora che alcune fasce della popolazione o alcune realtà non sono prese in considerazione dalle misure attuate da questa Amministrazione regionale.” Questo il commento del Consigliere Honsell di Open Sinistra Fvg sul nuovo disegno di legge approvato oggi contenente le ulteriori misure per far fronte all’emergenza epidemiologica da COVID-19 “per questo motivo, con lo spirito collaborativo che contraddistingue Open Sinistra Fvg ho presentato alcuni emendamenti e ho fatto presente in aula varie situazioni che andrebbero prese in considerazione.”

Durante la discussione ho desiderato sottolineare alcuni punti sul quale il nostro gruppo vuole porre l’attenzione: “L’autonomia della Regione FVG rappresenta una peculiarità e un’opportunità molto importante della quale avvalersi in questo momento storico di grave emergenza economica e sociale. L’autonomia va dunque va sfruttata invece di polemizzare con il governo come purtroppo fanno alcuni assessori.”

Ancora Honsell: “I provvedimenti economici per le aziende e altre realtà che vengono decisi oggi in questo provvedimento devono affiancarsi a norme e azioni dedicate ai cittadini, alle famiglie e ai lavoratori che si trovano in un momento difficile, soprattutto i lavoratori a chiamata o precari. Molte famiglie si trovano improvvisamente in difficoltà anche solo per pagare l’affitto di casa. Un’altra problematicità che si riscontra nelle aziende è relativa all’assenza di efficaci dispositivi di protezione individuali per i lavoratori: una condizione essenziale affinché il lavoro effettuato avvenga in tutta sicurezza.”

“Altro provvedimento su cui ho posto l’attenzione è quello della riduzione delle corse dei mezzi pubblici, provvedimento che trovo vada in contrasto con le direttive sanitarie disposte per combattere la diffusione del Covid 19, infatti va da sé che se il numero di corse diminuisce le persone si concentreranno più numerose nelle corse ancora attive, creando quindi il pericolo di infettarsi fra loro e di contagiare anche il personale: la maggior parte delle volte infatti gli autisti hanno un numero non sufficiente di mascherine e solamente un nastro di plastica a delineare la distanza di sicurezza suggerita.”

“Ho portato per la seconda volta all’attenzione del Consiglio la necessità in via del tutto straordinaria di permettere ai Comuni turistici che hanno attiva sul loro territorio l’imposta di soggiorno di poterla utilizzare nell’anno 2020 senza vincoli legati alla finalità in deroga alla normativa regionale; a tal proposito ho presentato un emendamento che ho in seguito ritirato su richiesta della maggioranza che mi ha assicurato che avverrà un incontro fra i Sindaci dei Comuni interessati ed in seguito verrà fissata la II Commissione per trattare in modo approfondito il tema.”

Inoltre: “Ho voluto presentare due emendamenti con la finalità di destinare le risorse non ancora spese per sistemi di videosorveglianza nelle case di riposo e asili per la realizzazione e il potenziamento dei presidi sanitari nelle case di riposo e a favore della protezione civile. Di fronte all’emergenza si deve evitare di spendere soldi ideologicamente.” Ma questa riflessione non è stata afferrata dalla Giunta.

Infine: “Ho ritirato, a fronte dell’impegno espresso dall’assessore Roberti, anche l’emendamento volto a impiegare INSIEL nel fornire agli enti locali l’assistenza hardware e software per permettere loro di svolgere in modo telematico e quindi in sicurezza l’attività e il coordinamento.”

“Sarebbe auspicabile” conclude il Consigliere di Open Sinistra Fvg “che la Regione adotti delle misure che si affianchino a quelle statali aiutando le fasce della popolazione più deboli che ancora non hanno ricevuto risposte concrete. Questo sarebbe, a mio avviso, il modo corretto di sfruttare la nostra specialità, che fortunatamente abbiamo, non certo sfruttarla per vietare le passeggiate e l’attività sportiva all’aperto svolte in assoluta sicurezza.”

Un commento su Ddl 85 “Ulteriori misure urgenti per far fronte all’emergenza epidemiologica da COVID19”

Ieri la V Commissione ha licenziato un provvedimento di sostegno economico importante per aziende e soggetti economici, il Disegno di legge 85 “Ulteriori misure urgenti per far fronte all’emergenza epidemiologica da COVID-19”

Furio Honsell di Open Sinistra FVG ha votato a favore ma ha espresso la necessità in questo momento di prevedere anche misure per il sostegno ai #cittadini e in ogni caso non a norme puntuali. Purtroppo così non è stato.

“In primo luogo andrebbero previsti contributi di sostegno alle famiglie per gli affitti con possibilità più ampie. Abbiamo invece assistito, anche in questo momento che richiederebbe solidarietà, alla discussione di regolamenti che escludono tanti cittadini e che non tengono conto della crisi che investe anche persone che non rientrerebbero nelle fasce deboli. La crisi dovuta all’emergenza epidemiologica Covid-19 dovrebbe invece spingere ad allargare la base di coloro che possono accedere a queste misure. Si dovrebbero anche prevedere misure di sostegno psicologico sia a operatori sanitari che a persone e famiglie in quarantena. Andrebbero studiate misure che permettano la vendita a domicilio”.

Honsell ha di nuovo ribadito che “andrebbe rimossa la misura che impedisce l’attività fisica in sicurezza. La criticità deriva dalla mancanza di distanziamento interpersonale. Le forze dell’ordine e i volontari dovrebbero impedire queste dinamiche, non il movimento in sicurezza”.

Honsell conclude infine che “le proroghe e le deroghe dovrebbero essere generali: abbiamo invece visto ancora concedere tempo ai Comuni che non sono stati capaci di spendere i finanziamenti europei del PISUS e sono stati approvati bandi specifici e non norme di carattere generale che investono tutti gli operatori nel settore della cultura”.

Qualche riflessione critica relativamente all’ultima ordinanza del Presidente Fedriga

Come sistema Paese siamo riusciti ad affrontare gli “anni di piombo” senza eccessive limitazioni alle libertà costituzionali e come sistema Regione abbiamo affrontato e vinto la sfida della ricostruzione post-terremoto puntando sulla collaborazione e sullo spirito di comunità di amministratori e cittadini. Questa sfida è molto diversa e più subdola ma va affrontata con le armi della ragionevolezza non con quelle della propaganda. Il doveroso senso di collaborazione e disponibilità al dialogo nei confronti della Giunta regionale non può in alcun modo trasformarsi in una acritica accettazione di qualsiasi decisione venga adottata.
Viviamo in tempi di emergenza. Siamo tutti preoccupati per le persone più fragili, per i nostri cari, e per noi stessi, per il destino del nostro lavoro e del nostro territorio ma soprattutto nei tempi di crisi, non possiamo perdere di vista il quadro generale. L’Ordinanza del presidente Fedriga che limita ulteriormente la libertà di movimento e di circolazione dei residenti in Regione è sbagliata per diversi motivi. Non ritengo opportuno che i presidenti di Regione continuino a muoversi autonomamente rispetto al governo.
Inoltre limitare ulteriormente la libertà dei cittadini eliminando anche la semplice possibilità di passeggiare all’aria aperta lungo le strade vuote delle nostre città è una scelta di dubbia legittimità democratica e probabilmente negativa dal punto di vista della salute. L’isolamento è necessario alla salute ma anche il movimento quotidiano lo è, soprattutto per gli anziani o le persone fisicamente deboli.
Gli anziani hanno bisogno di movimento, anche per non compromettere l’autonomia residua, le persone sovrappeso o malate di cuore hanno bisogno di movimento quotidiano e costante, i bambini hanno bisogno di movimento. Sono tutte esigenze reali, che non comportano necessariamente la creazione di assembramenti e che non vanno affrontate con ordinanze muscolari.
Questa crisi dovrebbe imporre a tutti e in particolare a chi ha responsabilità di governo di guardare in faccia la realtà e rendersi conto dei danni fatti da 30 anni di politiche neoliberiste che hanno sempre affrontato il tema della salute dei cittadini solo in base alla dimensione contabile lasciando in secondo piano le necessarie riflessioni sui mutati bisogni di una società sempre più anziana e parcellizzata. E questa riflessione dovrebbero farla in particolare i partiti di destra e soprattutto la Lega: quante volte in questi anni hanno incitato i cittadini e gli amministratori locali a non rispettare le regole decise da governi che a loro non piacevano, quante volte si è invitato alla violazione delle norme europee, allo sciopero fiscale, a disapplicare questa o quella riforma? Se oggi molti cittadini sono poco attenti nel rispettare le decisioni adottate ai diversi livelli lo si deve anche a troppi anni di sistematico abbattimento dello spirito di solidarietà repubblicana, che deve travalicare le divisioni del momento.

Sulle dichiarazioni di Polidori, vicesindaco di Trieste

L’appello all’odio espresso dal vicesindaco di Trieste Polidori nei confronti di Gianfranco Schiavone che da anni difende i più deboli e i richiedenti asilo è un atto molto grave. Un rappresentante delle istituzioni dovrebbe risolvere le problematiche che gli vengono segnalate, e non di certo scatenare l’odio. In un momento come quello che stiamo vivendo è indispensabile non lasciare indietro nessuno: Gianfranco Schiavone e altri cittadini volontari stanno facendo questo. Polidori dovrebbe ringraziarli e mettersi al loro servizio non istigare l’odio.

Come Consigliere Regionale di Open Sinistra FVG faremo un’interrogazione al riguardo delle pericolose e ingiuriose dichiarazioni di Polidori.

Qui sotto l’articolo apparso su Trieste Cafe: