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Giornata mondiale del rifugiato 2018

In occasione di questa Giornata Mondiale del Rifugiato, penso sia doveroso, almeno per qualche istante, immedesimarsi in chi stia vivendo questa condizione. E non penso solamente a coloro che vinta la paura del diverso e del razzismo, che certamente subiranno, sono costretti a lasciare i propri cari e le cose che sono loro familiari, e partire verso un altrove a cercare sicurezza, dignità, futuro e speranza –  in una parola sola – rifugio.
Penso anche a chi invece rimane. Madri, padri e familiari che trepideranno per loro e, troppo spesso, non ne avranno forse mai più notizia. Dobbiamo aver cura di chi si rifugia da noi anche nel nome delle loro madri e dei loro padri, di chi non ha potuto accompagnarli e ce li ha affidati, ogni giorno augurandosi che possano avere una vita migliore, in salvo.
A Udine nei 10 anni nei quali sono stato Sindaco della città, non solamente non abbiamo mai mandato via nessuno, ma abbiamo cercato di offrire a chi cercava rifugio a Udine dignità e futuro, come del resto a tutti gli altri che sono parte della nostra comunità. Abbiamo promosso progetti SPRAR per quasi un centinaio di persone, ospitato fino alla maggiore età ogni anno oltre 120 minori non accompagnati e abbiamo soprattutto avviato l’iniziativa di accoglienza diffusa AURA (Accoglienza Udine Rifugiati Richiedenti Asilo) in collaborazione con molte cooperative e associazioni per oltre 350 posti. Iniziative che, oggi, qualcuno che non mi rappresenta vorrebbe chiudere. Abbiamo anche dato a molte altre migliaia di persone, arrivate quando tutti gli altri posti erano già occupati, accoglienza dignitosa con la Croce Rossa alla Cavarzerani.
Provo orrore per la distinzione tra migranti non economici e migranti economici, che distingue tra i primi, forse meritevoli, e gli altri colpevoli di essere poveri. Forse sono tutti migranti ecologici, perché abbiamo reso questo pianeta meno abitabile.
Provo orrore in questi giorni per le dichiarazioni del vice-premier italiano Salvini, per la sua crudeltà nei confronti di chi si trova sulla nave Aquarius alla deriva nel Mediterraneo, per il suo gongolante cinismo. Provo orrore per la nave della marina americana che ha abbandonato in mare i corpi dei migranti morti annegati senza un gesto per le loro famiglie, perché una marina che ha dieci portaerei nucleari, non aveva delle celle frigorifere.
Provo paura che questo pensiero possa diffondersi e diventare dominante ora che viene legittimato così ad alto livello.
Penso invece come la filosofa francese Simone Weil: ““Tu non mi interessi” è qualcosa che nessuno può dire se non commettendo una crudeltà e ferendo la giustizia”. “Perché dalla più tenera infanzia sino alla tomba, in fondo al cuore di ogni essere umano, c’è qualcosa che malgrado tutte le esperienze dei crimini subiti, sofferti o osservati, si aspetta indomabilmente che gli si faccia del bene e non del male”.

Condanna per l’ultima esternazione Ministro Salvini

Esprimo sdegno e condanna per l’ultima esternazione di un Ministro della Repubblica Italiana che esprime sprezzante razzismo, gettando così discredito sulle istituzioni del nostro paese.

La minoranza Rom è una delle minoranze più svantaggiate del nostro paese, ha un’aspettativa di vita inferiore di oltre 10 anni alla media italiana, è relegata a vivere, ma si dovrebbe forse dire sopravvivere, in aree depresse. Colpiti da stigma e pregiudizi secolari i Rom, in un paese come il nostro dove la mobilità sociale è ridotta al minimo, hanno pochissime prospettive di migliorare la loro condizione sociale.

Le parole e il tono del Ministro sono molto pericolose perché legittimano un pensiero razzista che se non viene condannato possono condizionare il pensiero di tanti cittadini. Sono parole che calpestano i principi fondamentali della nostra Costituzione.

Non si dimentichi il Ministro della Repubblica Italiana che moltissimi sono i Rom che sono esemplari cittadini e cittadine del nostro paese e non meritano di essere tutti colpevolizzati a causa del comportamento di pochi.

A Udine abbiamo sviluppato negli ultimi decenni numerosi progetti per l’inclusione delle comunità Rom anche sostenuti dall’Unione europea: attraverso questi progetti il numero di residenti nelle aree critiche è stato ridotto a meno del 25% di quanto lo fosse nel 2008 e questo senza fare nessuna deportazione, come allora chiedeva la parte politica che oggi è al governo.

BASTA RAZZISMO DALLA BOCCA DI CHI RAPPRESENTA IL POPOLO ITALIANO!!!

Giornata Mondiale del Rifugiato: una breve riflessione

In occasione di questa Giornata Mondiale del Rifugiato, penso sia doveroso, almeno per qualche istante, immedesimarsi in chi stia vivendo questa condizione. E non penso solamente a coloro che vinta la paura del diverso e del razzismo, che certamente subiranno, sono costretti a lasciare i propri cari e le cose che sono loro familiari, e partire verso un altrove a cercare sicurezza, dignità, futuro e speranza –  in una parola sola – rifugio. Penso anche a chi invece rimane. Madri, padri e familiari che trepideranno per loro e, troppo spesso, non ne avranno forse mai più notizia. Dobbiamo aver cura di chi si rifugia da noi anche nel nome delle loro madri e dei loro padri, di chi non ha potuto accompagnarli e ce li ha affidati, ogni giorno augurandosi che possano avere una vita migliore, in salvo.

A Udine nei 10 anni nei quali sono stato Sindaco della città, non solamente non abbiamo mai mandato via nessuno, ma abbiamo cercato di offrire a chi cercava rifugio a Udine dignità e futuro, come del resto a tutti gli altri che sono parte della nostra comunità. Abbiamo promosso progetti SPRAR per quasi un centinaio di persone, ospitato fino alla maggiore età ogni anno oltre 120 minori non accompagnati e abbiamo soprattutto avviato l’iniziativa di accoglienza diffusa AURA (Accoglienza Udine Rifugiati Richiedenti Asilo) in collaborazione con molte cooperative e associazioni per oltre 350 posti. Iniziative che, oggi, qualcuno che non mi rappresenta vorrebbe chiudere. Abbiamo anche dato a molte altre migliaia di persone, arrivate quando tutti gli altri posti erano già occupati, accoglienza dignitosa con la Croce Rossa alla Cavarzerani.

Provo orrore per la distinzione tra migranti non economici e migranti economici, che distingue tra i primi, forse meritevoli, e gli altri colpevoli di essere poveri. Forse sono tutti migranti ecologici, perché abbiamo reso questo pianeta meno abitabile.

Provo orrore in questi giorni per le dichiarazioni del vice-premier italiano Salvini, per la sua crudeltà nei confronti di chi si torva sulla nave Aquarius alla deriva nel Mediterraneo, per il suo gongolante cinismo. Provo orrore per la nave della marina americana che ha abbandonato in mare i corpi dei migranti morti annegati senza un gesto per le loro famiglie, perché una marina che ha dieci portaerei nucleari, non aveva delle celle frigorifere.

Provo paura che questo pensiero possa diffondersi e diventare dominante ora che viene legittimato così ad alto livello.

Penso invece come la filosofa francese Simone Weil: ““Tu non mi interessi” è qualcosa che nessuno può dire se non commettendo una crudeltà e ferendo la giustizia”. “Perché dalla più tenera infanzia sino alla tomba, in fondo al cuore di ogni essere umano, c’è qualcosa che malgrado tutti le esperienze dei crimini subiti, sofferti o osservati, si aspetta indomabilmente che gli si faccia del bene e non del male”.

 

Insediamento Commissioni Permanenti

Oggi in Consiglio Regionale si sono insediate le Commissioni Permanenti. Ovviamente, la maggioranza si è accaparrata tutte le presidenze attraverso una logica di tipo spartitorio tra i diversi soggetti che la compongono.
Tra le poche posizioni riconosciute alle minoranze, vi sono le vicepresidenze e io ho accettato quella della V Commissione: è la Commissione che si occupa di affari istituzionali e statutari, forma di governo, elezioni, disciplina del referendum, autonomie locali, usi civici, rapporti esterni e con l’Unione europea, organi di garanzia, beni e attività culturali, identità linguistiche, spettacoli e manifestazioni, attività sportive, corregionali all’estero.
E’ la più importante per il governo del territorio, in essa cercherò di portare la mia decennale esperienza di sindaco di una grande città, di conoscenza diretta dei problemi e di idee innovative per darvi soluzioni.

Non so se sarà facile essere ascoltati, ma è un dovere provarci.