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L’Europa dei diritti prevale sull’Europa delle paure

Nella settimana in cui il Consiglio comunale di Verona ha approvato una mozione greve e insultante nei confronti dei diritti delle donne, con il prevedibile plauso della componente più reazionaria del governo nazionale una buona notizia giunge dalla #Romania con il plateale fallimento del referendum omofobico finalizzato alla cancellazione dei diritti in campo familiare delle persone omosessuali.

Si tratta di un segnale importante che conferma come l’egemonia culturale dell’estrema destra non sia generalizzata e neppure irreversibile. La fabbrica delle paure di Orban o Salvini non è la sola opzione esistente e sul tema della difesa dei diritti i popoli e i cittadini dell’Europa si dimostrano spesso migliori dei loro governanti.

Lo abbiamo appreso noi italiani al tempo del referendum su aborto e divorzio, lo apprendono i rumeni oggi.

Qui sotto l’articolo de Il Piccolo di oggi:

Sulla Legge del Garante e del Difensore Civico approvata ieri in Consiglio

La Legge sul Garante e il Difensore Civico approvata dal Consiglio è sensibilmente diversa da quella inizialmente proposta e i cambiamenti migliorativi intervenuti sono essenzialmente frutto del lavoro compiuto dalle opposizioni che sono riuscite a impedire un totale snaturamento dell’istituto del Garante.

Rimaniamo convinti che non fosse necessario intervenire per stravolgere una norma all’avanguardia e tuttora consideriamo peggiorativa la nuova disciplina in quanto riteniamo che la collegialità del garante sia un valore. Tuttavia, essere riusciti a salvaguardare la differenziazione di funzioni è un fatto positivo e restituisce alla regione la figura del difensore civico con piena funzionalità che era stato soppresso quasi dieci anni fa.

Il gruppo Open – Sinistra FVG è riuscito a vedere approvato l’emendamento che garantisce comunque chiari requisiti di competenza.

Per questi motivi il gruppo di Open Sinistra FVG si è astenuto.

Filiera carni, efficientamento e riqualificazione energetica: nostro odg accolto

Pochi giorni fa a margine della discussione sulla legge di tutela della filiera regionale delle carni abbiamo presentato un ordine del giorno accolto dal Consiglio e dalla Giunta per prevedere tra i requisiti di concessione dei contribuiti anche la realizzazione di opere di efficientamento e riqualificazione energetica volte all’abbattimento di gas serra – problema particolarmente sensibile in presenza di allevamenti animali.

Questo perché esiste la necessità di incentivare costantemente in ogni tipo di produzione industriale la cultura della sostenibilità ambientale e della tutela dell’ecosistema, con una attenzione particolare alle problematiche connesse con il global warming e l’emissioni di gas serra, non solo attendendo indicazioni da livelli normativi sovraregionali, ma anche attraverso una strategia di intervento proattivo che valorizzi la ricerca e le esperienze positive presenti in regione.

Inoltre, a prescindere dalle opinioni di ciascuno sul consumo di carne, è comunque un valore di per se inserire in ogni contesto i principi della sostenibilità ambientale dei processi industriali e di produzione.

Honsell: contrario ad una lettura arcaica e reazionaria della leva militare

Ho espresso la mia contrarietà alla proposta di legge volta a reintrodurre la leva obbligatoria per ragioni politiche e per ragioni etiche.

Non credo infatti che la politica di difesa di un Paese come l’Italia possa essere definita attraverso iniziative estemporanee e propagandistiche nonché da una analisi attenta delle esigenze contemporanee, che sono del tutto diverse da quelle di venti o trenta anni fa.

Considero inoltre un presupposto reazionario ritenere che la disciplina militare sia l’unica dimensione di formazione civile che tante tragedie ha causato e che sorprende venga oggi fatto proprio da un partito – come la Lega – che solo pochi anni fa era sostenitore addirittura della dissoluzione dell’Unità nazionale e oggi si è riscoperto avvolto nel Tricolore.

Se si vuole realmente accrescere il senso civico delle nostre comunità e delle giovani generazioni si punti su progetti di solidarietà sociale, di inclusione, di dialogo intergenerazionale.