Oggi in IV commissione abbiamo audito sindaci, aziende e comitati sul disegno di legge relativo alla gestione dei grandi impianti idroelettrici in regione.
Domani è l’anniversario del disastro del Vajont la cui ferita è ancora aperta nelle popolazioni e nei territori. Furono 1917 i morti cinquantasette anni fa. Quel disastro aveva dei colpevoli, coloro che hanno seguito logiche opportunistiche di sfruttamento badando solamente all’utile del mercato.
Sarà un’occasione storica per assicurare una legge che rispetti il territorio e coloro che ci abitano. In questi sessant’anni, da quel 9 ottobre del 1963, non sembra che quei territori abbiano però goduto di quel rispetto e quei diritti che invece dovranno essere il nostro baricentro nella legge che ci impegneremo a varare.
Solo così facendo potremo dare un senso a tutti quei morti.
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