Il rendiconto non è un mero adempimento contabile – è invece uno strumento per analizzare i risultati di un anno di attività. Certamente sarebbero auspicabili anche altri strumenti per valutare gli indicatori di risultato. I bilanci meramente contabili dovrebbero essere integrati anche da qualche valutazione di sintesi derivante dal controllo di gestione o svolta da parte di organismi indipendenti, come il sistema di valutazione Bersaglio della Scuola Sant’Anna di Pisa relativamente alla Sanità. Purtroppo la cultura del risultato non è ancora sufficientemente diffusa, e men che meno disciplinata, nel nostro sistema amministrativo però.
Questo rendiconto offre comunque molti spunti, soprattutto perché i corposi documenti che sono stati redatti dall’Assessore e dal suo staff, guidato dalla Dott.ssa Bonini e il Dott. Zacchigna, sono accuratissimi. Ringrazio tutti loro per la disponibilità al chiarimento e alle spiegazioni che mi hanno dimostrato.
Preso atto della Dichiarazione di affidabilità (Déclaration d’Assurance) del Rendiconto generale della Regione Friuli Venezia Giulia per l’esercizio 2022, e di legittimità e regolarità delle relative operazioni, deliberata dalla Sezione di Controllo della Corte dei Conti della regione FVG, non vanno sottovalutate però alcune conclusioni non proprio elogiative, ivi contenute, che riporto verbàtim (il corsivo è mio): “[…]si ritiene, invece, opportuno ritornare sul tema della piena applicazione della contabilità armonizzata con particolare riferimento al titolo II del d.lgs. n. 118/2011. … Sul punto, giova … richiamare quanto espresso in sede di giudizio di parificazione del rendiconto 2021 della Regione FVG, dove la Sezione ha sottolineato che <<anche alla luce della giurisprudenza costituzionale, … la rinuncia della Regione all’applicazione del titolo II del decreto legislativo 118/2011, e quindi all’applicazione della contabilità armonizzata al sistema sanitario, seppure attualmente consentita nell’ordinamento, ha generato effetti contrari alle logiche che sovraintendono al coordinamento della finanza pubblica e ad una razionale gestione della spesa … l’omogeneità dei criteri di gestione che discende [da questi strumenti, assicura] chiarezza e certezza della situazione economico patrimoniale e finanziaria degli enti del servizio sanitario di ogni Regione, … [questi strumenti] pertanto risulterebbero estremamente utili ai fini di una ragionevole programmazione per un settore di spesa che grava in modo tanto significativo sulla finanza regionale….>> Anche per il Friuli Venezia Giulia, quindi, l’applicazione dell’armonizzazione è un obiettivo non più procrastinabile”.
La reiterazione, anno dopo anno, di queste osservazioni da parte della Corte dei Conti, e proprio relativamente al bilancio della Sanità della Regione che è alquanto opaco anche perché le aziende sanitarie non vengono nemmeno ricomprese in sede di Bilancio consolidato, appare come un segnale di serio allarme per il Consiglio, soprattutto alla luce delle difficoltà che investono tale sistema in questi anni!
Confrontando le relazioni sui rendiconti degli ultimi 3 anni si presentano alcuni numeri caratteristici, che vale la pena di prendere considerazione e analizzare e suscitano una certa preoccupazione:
Pareggio di
competenza |
Entrate accertate
|
Fondo pluriennale
vincolato |
Avanzo di amministrazione
applicato |
Risultato di
amministrazione disponibile (avanzo libero) |
|
2020 | 9.770.503.600,55 | 7.603.571.615,93 | 1.803.605.538,26 | 363.326.446,36 | 362.319.690,31 |
2021 | 9.547.217.033,59 | 7.798.238.353,30 | 1.098.440.133,7 | 650.538.546,59 | 691.945.014,63 |
2022 | 11.179.324.434,85 | 8.075.628.768,35 | 2.081.924.093,52 | 1.021.771.572,98 | 912.506.347,10 |
Cresce a dismisura, quasi di due terzi all’anno in media, l’avanzo di amministrazione applicato e l’avanzo libero del risultato di amministrazione. Alla luce del modesto incremento delle entrate, ciò evidenzia che questi anni e in particolare il 2022 sono stati anni di promesse a cui non è stata data esecuzione, molti stanziamenti sono andati in economia e troppe stime sono state fatte inutilmente al ribasso. Tutto ciò è in linea con l’impressione, da noi più volte sottolineata, del resto, che i tanti movimenti contabili avvenuti nel 2022, e negli anni precedenti, sono stati piuttosto sterili a fronte dei gravissimi problemi socio-economici e ambientali che la regione sta vivendo.
Altre considerazioni molto importanti, e insoddisfacenti ahimè, sono quelle che derivano dalla Tabella relativa ai risultati di gestione articolata per Missione. Ad esempio:
Missione | 13. Tutela della salute | 17. Energia e diversificazione delle fonti energetiche (utilizzato) | 10. Trasporti e diritto alla mobilità – percentuale utilizzata (utilizzato) |
2020 | 3.281.871.153,31 | 17.110.941,38 16,62% | 1.104.102.612,92 31,12% |
2021 | 3.354.631.872,89 | 17.635.454,75 | 1.204.517.092,61 72,18 % |
2022 | 3.684.026.330,09 | 42.176.444,11 | 1.844.714.744,73 57,86% |
A fronte di questi dati verrebbe da scrivere: senza parole.
Ci si chiede invece come mai per la tutela della salute si sia speso poco più dell’incremento dovuto all’inflazione ovvero 282 Milioni di euro, che nel 2022 si è impennata di ben 8,4% rispetto al 2021? Non a caso le liste di attesa sono ancora così lunghe! Come mai si spende così poco per la transizione energetica, malgrado gli annunci? Il diritto alla mobilità è davvero reso esigibile oppure si impegna denaro che poi produce solo progetti e non viene speso?
Anche la quota relativa alla Missione 12 (Diritti sociali, politiche sociali e famiglia) appare piuttosto misera, solamente 428.104.011,01 con un modesto indice di spesa del 85,49%.
Numerosi sarebbero gli ulteriori dati da evidenziare e da analizzare, ma si sarebbe dovuto fare ciò in Commissione. Ancora una volta invece rilevo la difficoltà a discuterne in quella sede e la scarsa attenzione che colà è stata riservata a questo documento.
Mi limito a menzionare solamente tre dati. Il primo riguarda il fondo di cassa determinato all’inizio dell’esercizio:
Fondo di cassa a inizio anno | |
2020 | 2.529.366.104,91 |
2021 | 3.732.814.902,05 |
2022 | 5.016.651.531,75 |
2023 | 6.026.098.223,10 |
Cresce significativamente a conferma di un certo attrito nella capacità di promuovere la circolazione del denaro da parte della Regione.
Il secondo riguarda le principali variazioni alle previsioni finanziarie intervenute in corso d’anno nel 2022. Questi riguardano soprattutto i trasferimenti correnti da Amministrazioni pubbliche (+575.099.642,28) e da Imprese (+161.149.406,65).
Interessantissimo inoltre è notare, che già alla pagina 1 del Bilancio c’è un’anomalia significativa. Appaiono ben 756.215.002,11 in più nella voce Entrate correnti di natura tributaria, contributiva e perequativa derivanti da imposte, tasse e tributi devoluti. Queste somme sono state solamente accertate e direttamente iscritte nell’avanzo perché arrivate a fine anno. Si poteva prevederle invece, stanziarle e usarle meglio? Da un’analisi successiva, basata sulla Nota Tecnica del Bollettino 250 del 12/2022 del MEF risulta che ben il 12% del gettito IVA, relativo agli “scambi interni”, l’unico sul quale vi è una compartecipazione della Regione, deriva dall’aumento dell’inflazione! Quantitativamente ciò significa che circa 150 milioni tra questi 756, ricevuti in più dalla Regione, sono l’effetto perverso dell’inflazione. Questo è un dato molto inquietante, che dovrà far riflettere nella legge di assestamento, perché le imposte indirette come l’IVA, non colpiscono in modo equo i cittadini, ma pesano di più sui ceti deboli. Sarebbe quindi moralmente indispensabile restituirgliele e solamente sulla base del bisogno!
L’ultimo dato riguarda la tempestività dei pagamenti. Ci sono stati pagamenti della Regione dopo la scadenza dei termini previsti per legge per ben euro 44.482.456,19!
Tutte queste considerazioni ci portano come Gruppo Misto, e in particolare per la componente che io rappresento di Open Sinistra FVG, a esprimere convintamente un voto negativo a questo Rendiconto. Malgrado le osservazioni della Corte dei Conti prima riportate e altre più tecniche, non mettiamo certamente in dubbio la sua sostanziale esattezza. Incidentalmente faccio notare che sarà interessante capire se nella Parifica che la Corte dei Conti redigerà tra alcuni giorni ci saranno ulteriori osservazioni. Sarà stato finalmente colmato lo squilibrio relativo alle spese per la prevenzione in sanità?
Il voto contrario deriva dalle considerazioni svolte in questa relazione, che ci portano alla bocciatura della strategia di gestione della Giunta Fedriga. È profonda l’insoddisfazione per come l’enorme mole di denaro a disposizione della Regione nel 2022 sia stata essenzialmente “tenuta sotto il materasso” ovvero non spesa per affrontare le gravi criticità sociali e ambientali che attanagliano la nostra regione.
Qui il testo del DDL 5 “Rendiconto generale esercizio 2022” fuoriuscito dalla Commissione
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