Archivio per Categoria Comunicati stampa

Sul caso delle ronde di Forza Nuova a Trieste: comunicato stampa congiunto

Le ronde di Forza Nuova costituiscono un grave precedente per l’ordine pubblico e la sicurezza di cittadini.
In nome di chi eseguono controlli del territorio? Per questo esistono le forze dell’ordine che sono preposte a questa funzione. Le ronde invece non creano nessuna sicurezza, anzi alimentano un clima intimidatorio, già abbastanza forte nel paese. Se c‘è una cosa che una società civile non può permettersi è consentire l’insostenibile e grave leggerezza di gruppi facinorosi che pensano di sostituirsi alla democrazia con azioni violente e insensate, prive di ogni logica.
Preoccupano anche quelle forze politiche che sostengono simili azioni e non ci vedono nulla di male. Occorre invece ritornare al rispetto del ruoli e delle funzioni e delle istituzioni della Repubblica.

Per tali ragioni si chiede a questura e prefettura di intervenire per vigilare e porre fine senza indugio a iniziative illecite che ostacolano l’operato delle forze dell’ordine e creano situazioni di disordine e tensione sociale. Considerato inoltre che dette ronde illegali sono espressamente alloggiate da forze politiche che reggono la maggioranza, si chiede altresì al Sindaco di Trieste di assumere tutte le iniziative necessarie per fare cessare tali iniziative e ripristinate una situazione di legalità, non essendo certo sufficienti le dichiarazioni di presa di distanza da detti avvenimenti.

Immagine de Il Piccolo

Discussione in VI Commissione Programma annuale immigrazione

Ieri in VI Commissione del Consiglio Regionale abbiamo discusso il Programma annuale immigrazione previsto dalla L.R. 31/2015 che – nell’intenzione della Giunta – si caratterizzerà essenzialmente per una serie di soppressioni di progetti avviati e di risorse fondamentali per una equilibrata gestione del fenomeno. Nella prima parte della seduta abbiamo ascoltato le relazioni dei 4 prefetti della Regione, dell’Anci nonché di qualificati esponenti del volontariato sociale civile e religioso.

Dalle molte audizioni – in particolare da quelle molto documentate e attente dei prefetti – è emersa una visione ampiamente condivisa sull’opportunità di procedere con le politiche fin qui seguite basate sull’accoglienza diffusa, sul dialogo con le amministrazioni locali e sulla concertazione con gli operatori e il mondo del volontariato, il tutto supportato da dati e informazioni puntuali portate alla nostra attenzione non solo dai prefetti ma da tutti gli intervenuti. Oltre a confermarsi la bontà del mantenimento delle politiche di accoglienza diffusa, dalla pluralità di contributi è emersa la necessità di attivare progetti di intercultura e di mettere in atto una pluralità di strategie per ridurre la dimensione “concentrazionaria” del fenomeno e agire per una inclusione attiva.

Malgrado l’impegno e la buona volontà di molti, la maggioranza e in particolare l’assessore Roberti si sono dimostrati insensibili all’ascolto non solo del mondo del volontariato, ma anche dei prefetti – che per ruolo e funzioni ne sanno ben di più – e sembrano intenzionati a proseguire nella loro strategia volta a ridurre ogni forma di supporto economico e progettuale per governare il fenomeno dell’immigrazione e di autoritarismo solipsistico nei processi decisionali, con la soppressione unilaterale e arbitraria di qualsiasi sede di concertazione e informazione sul fenomeno dell’immigrazione, che pure l’esperienza di oggi ha confermato essere necessario.

Per l’assessore Roberti e per la sua maggioranza siamo sempre e continuamente dentro un’interminabile campagna elettorale permanente, senza una vera strategia per affrontare il fenomeno dell’immigrazione e il suo impatto sulle comunità, secondo il principio per il quale ciò che conta non è risolvere i problemi ma enfatizzarli ed esasperarli, senza curarsi delle conseguenze non solo per i gli ospiti stranieri, ma anche per la popolazione tutta e per gli enti locali interessati.

Accoglienza Diffusa: scelte ideologiche prevalgono su necessità di dare risposte ai problemi concreti

Nelle ore in cui 177 persone sono tenute prigioniere all’interno della nave “Diciotti” per l’ossessione xenofoba del Ministro dell’Interno, il Sindaco di Udine stoppa le procedure di pagamento per le associazioni coinvolte nel progetto di accoglienza diffusa Aura dimostrando – ancora una volta – che tra le scelte ideologiche e la necessità di dare risposte concrete a problemi concreti sono le prime a prevalere.

Le scelte di Fontanini sono in perfetta continuità con quelle nazionali e regionali: appena oggi l’Assessore regionale Roberti – ad esempio – ci ha confermato la volontà di considerare come “soppressi” la Consulta Regionale sull’Immigrazione e il Tavolo regionale sulla protezione internazionale. Si tratta di scelte meschine e miopi, non solo vergognose sul piano etico ma anche inefficaci su quello amministrativo.

Il continuo tentativo di consolidare un clima ostile, di creare forme di separazione, di emarginare persone dimenticandosi che sono anch’esse fatte di sangue e carne come ciascuno di noi, il non pronunciare neppure una sillaba di umano dispiacere quando – come accaduto pochi giorni fa – un migrante forse più solo e debole di altri ha deciso di togliersi la vita ebbene, tutto questo è imperdonabile sempre, ma lo è ancora di più in politici che rivendicano sempre il loro essere “cristiani”.

Trovi il Sindaco Fontanini il tempo di leggersi l’enciclica Laudato Si’ di Papa Francesco e mediti sul passaggio dedicato alla Terra quale unica patria dell’umanità.

Qui sotto l’articolo del Messaggero Veneto di ieri:

Sulla riforma dei criteri di accesso case Ater

Chi ha fatto il Sindaco per dieci anni trova immorale distinguere tra cittadini che hanno la residenza da due anni e cittadini che hanno la residenza da cinque e trova ancora più immorale la furbesca distinzione tra cittadini che hanno il diritto di fare l’autocertificazione e i cittadini che questo diritto non ce l’hanno.

Uno dei principi della democrazia è l’uguaglianza: creare distinzioni di classi è la strada verso il razzismo.

Il reale problema degli alloggi è la scarsa quantità e purtroppo la bassa qualità di molti di questi: il Pres. Fedriga invece di riversare milioni sulle telecamere potrebbe usarli per migliorare il patrimonio edilizio pubblico esistente.

Open – Sinistra FVG è assolutamente contraria ad ogni discriminazione tra cittadini.


Qui sotto l’articolo di oggi de Il Piccolo: