È un augurio che, diversamente da altri che ci facciamo o ci potremmo fare, dà uno slancio sempre nuovo e fresco e non suona mai vuoto o retorico.
È un augurio che ci dà forza, perché richiama il punto più fermo dal quale è iniziata la rinascita del nostro paese e che ancora costituisce l’unico possibile riferimento.
È un augurio che indica la direzione nella quale andare oggi e in futuro: la piena realizzazione della democrazia, della libertà, della solidarietà, dell’equità, del rispetto. In una parola sola: della nostra Costituzione antifascista.
Buon 25 Aprile, è quindi un augurio che è anche un impegno.
Un impegno ad agire e a non tradire lo slancio ideale dei partigiani che operarono e combatterono nella Resistenza. È l’impegno affinché tale slancio si diffonda e si sviluppi grazie all’azione di ciascuna e ciascuno di noi.
Quindi Buon 25 Aprile a tutte e a tutti!
“Dodici anni fa, a Udine, cessava di respirare Eluana Englaro. Non cessò di vivere nel 2009. Ciò avvenne altrove, diciassette anni prima. Una rianimazione non andata a buon fine la lasciò in uno stato vegetativo.
Udine fu l’unica città che seppe accogliere un padre ed una figlia in una fase tremenda della loro vita. Udine città dei diritti civile, seppe garantire loro il diritto alla giustizia. Tutti i livelli di giudizio infatti avevano autorizzato la rimozione del sondino naso-gastrico, come chiedeva il padre in nome della figlia. Udine seppe così rendere esigibile il diritto al rifiuto delle cure quando queste sono degradanti, come sancisce la nostra Costituzione.
Beppino Englaro è un eroe civile per aver sostenuto con forza una battaglia di civiltà senza ipocrisie, aprendo la strada alla legge 219/17 sul consenso informato e le disposizioni anticipate di trattamento.
Il progresso scientifico ci obbliga un’elaborazione bioetica permanente e responsabile, che metta in discussione i risultati di ogni nuova conquista. Ma il progresso civile si raggiunge solamente quando il pensiero bioetico si rafforza dello slancio di amore di un padre.”