Si sta profilando una legge di riforma delle ATER all’insegna della discriminazione dei cittadini che non affronta i reali problemi che sono quelli dell’aumento della dotazione e della riqualificazione edilizia, sia in termini di coibentazione e riduzione delle dispersioni termiche sia di accessibilità (ascensori, barriere architettoniche).
La Giunta e la maggioranza del Consiglio sono impegnate nella solita gara a chi escogita il criterio per escludere il maggior numero di cittadini stranieri: gara che rischia però di penalizzare soprattutto i cittadini italiani se passa il criterio di anzianità di residenza in Regione di almeno 5 anni.
Se passerà questa norma le problematiche dei cittadini bisognosi con residenza inferiore ai 5 anni verranno scaricate tutte sui servizi sociali dei Comuni con ripercussioni gravi sul territorio.
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