Oggi, 25 novembre, si celebra la Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne. Da inizio anno i femminicidi in Italia sono stati ben 93: una donna uccisa ogni tre giorni e lo stesso lockdown ha visto l’aggravarsi del fenomeno della violenza. Negli ultimi anni le chiamate valide al 1522 – numero antiviolenza e stalking – sono state in costante aumento, con un incremento nel 2019 rispetto al 2016 pari al 20,7%, da 17.616 a 26.477. In particolare, nel 2020 le chiamate valide sono fortemente aumentate superando in 10 mesi i livelli degli anni precedenti. Le chiamate hanno raggiunto incrementi elevatissimi in corrispondenza dei mesi del lockdown, con 5.031 telefonate valide dal 1° marzo a metà aprile (il 73% in più rispetto allo stesso periodo nel 2019) e si riscontrano casi in aumento anche in regione FVG, dove si è passati dalle 39 vittime di marzo-giugno 2019 alle 60 di dello stesso periodo di quest’anno.
Sono numeri pesanti e per questo bisogna fare di più, non solo dal punto di vista culturale nella società odierna, ma anche con un impegno politico ed istituzionale più incisivo per rafforzare e migliorare il supporto alle donne vittime di violenza e stalking: si rendono necessari azioni più efficaci affiancate con risorse economiche e di personale adeguate, procedendo con un rafforzamento della rete dei servizi sociali, dei consultori e di centri antiviolenza e un cospicuo supporto e sostegno a tutte le realtà associative di volontariato attive in regione che si occupano di questo fenomeno, cercando di migliorare la risposta del sistema e affrontando nell’immediato quelle che sono le criticità e le problematiche, prima che degenerino in situazioni più gravi e drammatiche.
A riguardo ho presentato alcune settimane fa una mozione in Consiglio regionale: qui il link al testo.
Info sull'autore