Ricordo bene quelle giornate e ora penso con timore e tremore al dibattito in parlamento sul fine vita.
Avevo firmato il referendum dopo aver considerato il quesito con l’attenzione e la competenza (molto limitata) di cui dispongo. Comunque lo rifarei.
Penso con orrore che , se dopo una situazione improvvisa, mi trovassi inconsapevole a subire sonde e sondini per subire a seguito di volontà non mia una vita vegetativa a garanzia “meccanica ” questo sarebbe uno schiaffo intollerabile alla mia dignità di persona devastata dall’effetto dominante dei pregiudizi altrui. E so bene che c’è ben altro in discussione.
Ho cercando di assicurarmi almeno l’ultima speranza di scelta depositando l mie volontà sul fine vita. Basteranno?
Vediamo che accadrà in parlamento ma l’andamento dei dibattiti di questi lunghi e non ultimissimi anni non mi fa ben sperare.
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