Relazione Honsell sul DDL 153 di modifica alla L.R. 14/2015

Relazione Honsell sul DDL 153 di modifica alla L.R. 14/2015

Ci troviamo di fronte ad un titolo sfuggente e tecnico per una norma che risulta per la parte finanziariamente più consistente vagamente futuribile e per l’altra un paracadute per eventuali criticità nella gestione dei fondi europei.

Se da un lato prevedere agli artt. 1 e 3, ulteriori 20 milioni di Euro per finanziare nei prossimi anni progetti, secondo modalità europee, vada valutato positivamente, lascia invece molto perplessi la genericità della destinazione di queste risorse. In Commissione ci è stato detto che i bandi verranno definiti con delibera di della Giunta solamente quando sarà ultimata la negoziazione del Programma Operativo Regionale con la Commissione Europea, quindi presumibilmente non prima del 2023. I bandi saranno sottoposti alla Commissione competente per un parere prima di essere emanati, ma in quella fase eventuali modifiche saranno inevitabilmente molto limitate. Le risorse dovrebbero infatti andare a coprire i progetti che rimarranno esclusi dalla programmazione europea e che quindi non risulterebbero finanziabili.

Poiché queste risorse sono disponibili e sono a valere su quest’anno finanziario, non sarebbe più opportuno impiegarle più proficuamente nei tanti settori che sono stati finora trascurati dalla Giunta, senza aspettare di investirle in progetti scartati? Più volte in questi ultimi quattro anni, come Open Sinistra FVG, abbiamo proposto progetti importanti: un piano per il recupero degli oltre 100 Km quadrati di aree militari dismesse, che potrebbero essere proficuamente utilizzati per realizzare parchi fotovoltaici invece di continuare a consumare suolo agricolo;  un piano di accompagnamento per la definizione sul maggior numero di comuni di un PAESC, ovvero di un progetto attuativo per l’energia sostenibile e il clima, per avviare concretamente la transizione energetica, che richiede preliminarmente l’analisi del territorio e la redazione del bilancio energetico; un piano di riqualificazione delle strutture per il turismo estivo in montagna: rifugi, bivacchi, malghe, percorsi, ecc. Inoltre, più recentemente abbiamo visto bocciati i nostri emendamenti per avviare un piano per il sostegno psicologico e la salute mentale; e un programma per mitigare il vertiginoso aumento dei costi dell’energia, delle bollette, e ridurre il loro impatto inflattivo. Se davvero questa Giunta, ha poche idee programmatiche, ma tante risorse disponibili da poter addirittura fare una provvista di ben 20 milioni di euro a favore di progetti generici, ma certamente già bocciati, non era forse il caso di investirli più proficuamente e subito in progetti importanti?

Quando mai questa Giunta investirà risorse per qualche fine concreto, oltre al mero scopo di distribuirli?

Appare davvero stupefacente assistere ad una Regione che attraversa un periodo tanto pingue nella disponibilità di risorse finanziarie, al punto che non sapendo dove investirle, decide di avviare un proprio mini-POR autonomo di “serie B”, rispetto a quello negoziato con la UE. Non è certo questo l’autonomismo da auspicare.

Una leggera preoccupazione desta anche l’art. 2 che prevede un paracadute per coprire spese sostenute, ma non rendicontabili, nell’ambito di progetti europei. Il concetto di “cause non imputabili al beneficiario” è davvero troppo generico. Andrebbe precisato.

In Commissione ci siamo astenuti. Se in aula non verranno precisate le finalità con le quali saranno erogate queste risorse non potremo dare parere favorevole a questo provvedimento. Di fatto diventa un “borsellino milionario” della Giunta – argent de pôche senza vincoli di finalità, a cui attingere nell’ultimo anno del proprio mandato, il 2023.

Qui il testo del Disegno di Legge fuoriuscito dalla Commissione

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Furio Honsell administrator

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