Archivio per Categoria Società

Appuntamento a Pordenone con Laura Puppato: 17 maggio, ore 18.30

Venerdì 17 maggio, alle ore 18.30, a Pordenone c/o TAG – Talent Garden Pordenone si terrà  l’incontro pubblico dal titolo “Le sfide dell’Europa: ambiente, diritti, lavoro”. Saranno presenti i candidati della circoscrizione Nord Est della lista PD/PSE Furio Honsell e Laura Puppato.

Entrambi già Sindaci, il primo del Comune di Udine, la seconda del Comune di Montebelluna e che attualmente ricoprono il ruolo di consiglieri nelle loro regioni.

Una serata in cui si parlerà di politiche dell’Unione Europea e dei temi che rappresenteranno appunto le sfide più importanti per l’UE in futuro: ambiente, diritti e lavoro. 

Elezioni UE, circoscrizione Nord-Est: Honsell, candidato indipendente nella lista PD

Ho accettato di candidarmi come indipendente nelle liste del Partito Democratico perché ritengo che le prossime consultazioni europee siano probabilmente le più importanti da quando – con felice intuizione – esattamente 40 anni fa una classe dirigente illuminata ha deciso di eleggere direttamente il Parlamento Europeo per rafforzare le basi democratiche dell’Unione e il senso di appartenenza a un comune destino per tutti i popoli europei.

Sono convinto che i problemi immensi che caratterizzano la nostra società possono essere affrontati solo su scala sovranazionale e l’Unione europea rimane la migliore chance a nostra disposizione e quindi reagire e contrastare il riemergere del nazionalismo, della xenofobia, delle ineguaglianze è un dovere civile prima che politico.

La sfida è molto difficile ma mi conforta avere in questo il supporto non solo del Partito Democratico ma anche di Articolo 1 e di Open Sinistra FVG che in questi giorni hanno manifestato la loro stima e vicinanza nei miei confronti e sono certo di poter lavorare assieme a Isabella De Monte che in questi anni ha ben rappresentato la nostra Regione in Europa e che affronta assieme a me la medesima sfida.

Evviva il 25 aprile!

Domani, 25 aprile, deve essere in primo luogo una festa: la festa della Liberazione dal Fascismo e della riconquista delle libertà democratiche da parte del popolo, che ha saputo sollevarsi unito contro la barbarie nazifascista.

Deve essere una festa nel nome dell’inclusione e della condivisione dei valori antifascisti. Buon 25 aprile a tutti! Passatelo con le vostre famiglie nel ricordo riconoscente di chi ha dato la vita per la nostra libertà.

Per questo motivo condanno il fatto che ancora una volta i centri commerciali rimarranno aperti impedendo a tanti lavoratori di potersi unire nella festa, promuovendo i disvalori del consumismo miope.

Per questo esprimo solidarietà all’ANPI di Trieste e al suo presidente Vallon, che ancora una volta non possono parlare in quest’occasione così significativa, pur essendo i più legittimi rappresentanti dell’eredità partigiana e la principale associazione nazionale di “partigiani dei partigiani”.

L’unità e l’inclusione sono i valori portanti della democrazia, chi non dà la parola nega i valori stessi della Resistenza.

Intervento di Furio Honsell al Festival della salute globale

La definizione dell’OMS di salute intesa non solamente come assenza di malattia, ma come benessere fisico, mentale, relazionale ed emozionale è di fatto un programma politico, soprattutto per un ente locale. È ormai universalmente riconosciuto che i determinanti di salute non sono più solamente quelli prossimali,  legati alle caratteristiche biologiche o genetiche individuali o la qualità dei servizi socio-sanitari. Gli stili di vita, l’ambiente fisico e quello socio-economico incidono in modo decisivo non solo sull’aspettativa di vita, ma sulla qualità della vita degli anni che le conquiste della medicina ci permettono di vivere in più (More life to years rather than merely more years to life).  Per incidere su questi determinanti, detti forse impropriamente distali, ivi compresi quelli commerciali, si deve fare della salute la politica. La promozione della salute svolta in modo olistico, ecologico, in-tutte-le-politiche (health-in-all-policies), in-tutti-i-settori-della-società (whole-of-society approach) può diventare la stella polare per le città che vogliono interpretare pienamente quell’Illuminismo della Salute (Health Enlightment) che informa la rete delle Città Sane (WHO Healthy Cities Network

A fronte delle grandi sfide dell’Antropocene: l’urbanizzazione, i mutamenti climatici e quelli demografici, in primo luogo l’invecchiamento e l’inter-generazionalità, la salute è tema che permette le più ampie convergenze e alleanze. A questo fine va condotta un’opportuna e innovativa diplomazia della salute (health diplomacy), soprattutto a livello di municipalità. Ci sono vari livelli nei quali esercitarla: a livello di rapporti con enti sovraordinati (multilevel governance), a livello inter-municipale attraverso la partecipazione a progetti e reti transnazionali, a livello intra-municipale superando  l’inefficace struttura a canne d’organo che spesso domina l’organizzazione amministrativa. La caratteristica meno scontata, ma forse più importante, della diplomazia della salute, parte invece dalla consapevolezza che la salute non può essere promossa solamente dall’alto (top-down) oppure dal basso (bottom-up). Le amministrazioni devono invece sviluppare percorsi di innovazione sociale, di intermediazione, di brokeraggio sociale (middle-out) per coinvolgere tutti i settori. Devono operare irrobustendo, facilitando, integrando, stimolando in modo proattivo proposte che vengono dai cittadini, dal volontariato, dalla ricerca dal terzo settore e persino dal for profit. Infine, va tenuto conto anche dell’adagio “make the healthy way the easy way” ovvero “rendi la via della salute la via più accattivante”, sviluppando ogni progetto utilizzando un playful paradigm.

Oggi però è necessario considerare anche tutte le implicazioni di un nuovo determinate di salute che stenta a farsi strada a causa della deriva egoistica e opportunistica contemporanea. È un determinante che rende il sistema dei determinanti di salute un sistema retroattivo. È un determinante che ha un impatto politico decisivo. Il nuovo determinante di salute per ognuno di noi è LA SALUTE DEGLI ALTRI! I risultati delle analisi di Wilkinson e Pickett non lasciano dubbi. Tutti stiamo peggio nelle società dove non c’è equità. Anche il percentile dei privilegiati sta peggio nelle società dove non c’è equità in salute. Le società nelle quali c’è maggiore disparità sono le società meno sane rispetto a indicatori quali la salute mentale, l’uso di psicofarmaci, le recidive carcerarie, l’obesità, gli abbandoni scolastici. Non lasciare indietro nessuno oltre ad essere un principio etico è dunque anche importante in una logica utilitaristica. Per questi motivi l’inclusione sociale è un imperativo. I muri sono patologici, mentre i ponti sono pratiche di salute. L’antica piazza medievale italiana con la sua pluralità di punti di accesso, la mancanza di un centro prospettico, che proprio per questo diventa luogo di incontro inclusivo è dunque il modello di società sana.

In conclusione Non c’è salute se non c’è salute globale.

Nel febbraio del 2018 fu firmato il WHO Healthy Cities Mayors Consensus a Copenhagen che sintetizza mnemonicamente in 6P il progresso verso il quale tendere nel futuro: Persone (People), Partecipazione (Participation), Posti (Places), Prosperity (Prosperità), Pianeta (Planet), Pace (Peace).

Tutti i concetti presentati verranno illustrati con esempi di progetti, iniziative ed attività svolti a Udine, città che ha un ruolo importante nella rete WHO Healthy Cities dal 1998. Si presenteranno: Camminamenti, per il contrasto alle demenze e l’integenerazionalità;  Ginnastica dolce e Gruppi di Cammino per il contrasto alla sedentarietà; Il contratto della merenda per il contrasto all’obesità e l’educazione alimentare nelle scuole (Alimentare Watson); Pedibus per favorire il movimento nei bambini, l’invecchiamento attivo, gli stili di vita attivi e consapevoli dell’impatto ambientale; La notte dei lettori per la promozione della lettura e l’attività cognitiva; La giornata del PI Greco per la promozione dell’alfabetizzazione scientifica; Energia in Gioco per la promozione delle azioni positive al contrasto ai mutamenti climatici; L’urbanismo tattico per promuovere la mobilità sostenibile; No alla solit’udine per contrastare l’isolamento (Si accennerà anche alla nuova proposta di Legge Regionale per contrastare la solitudine); Screening odontoiatrico per determinare l’indice WHO dmft come proxy per la disuguaglianza in salute.

Ringrazio la dott. Stefania Pascut (Responsabile Ufficio Città Sane – Udine) per la collaborazione.